Villalago di Piediluco, fase di ‘studio’

La Provincia di Terni sta esaminando la documentazione prodotta dalla Il Delta Gestione & Servizi per il ritardo: chieste ulteriori spiegazioni. ‘Paura’ contenzioso

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di S.F.

Accettazione delle motivazioni presentate dalla Il Delta Gestione & Servizi e concessione della proroga o ‘bocciatura’ della documentazione con tanto di – pressoché inevitabile – avvio di contenzioso legale? Fase di studio della Provincia di Terni sul progetto di riqualificazione e valorizzazione di villa Franchetti dopo l’ordinanza del sindaco Di Girolamo sull’abbattimento di ventuno alberi e, in seguito a diverse problematiche sorte dalla concessione dell’area, la richiesta di spiegazioni da parte di Giampiero Lattanzi, su imput del consigliere provinciale Sandro Piccinini. Palazzo Bazzani vuol cercare di evitare beghe legali per non bloccare tutto l’iter.

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Palazzo Bazzani studia Il 30 settembre l’azienda calabrese – rappresentata da Walter Galati e con amministratrice unica Tiziana Russo, seppur l’80% sia in mano al 24enne socio accomandante Justin Brusco – ha risposto alla richiesta della Provincia, inviando a palazzo Bazzani una lunga serie di delucidazioni sul perché i lavori e le opere previste non sono state eseguite nelle tempistiche programmate. In particolar modo la Il Delta Gestione & Servizi ha specificato che «è accaduto l’imponderabile, con il noto terremoto, che ha arrecato qualche danno alla villa e con le ultime scosse, gravi danni all’anfiteatro, che hanno portato alla dichiarazione di inagibilità da parte della Protezione civile sullo stesso. Tale stato di cose non ha permesso di avviare alcuna progettazione e lavoro straordinario. Per quanto riguarda lo stato di pericolosità del parco siamo in via di risoluzione, poiché stiamo finalmente per ottenere l’autorizzazione al taglio sul parco monumentale». Si parla poi di consegna chiavi in ritardo, vetustà della proprietà e totale abbandono del parco negli ultimi anni. Parole sul quale la Provincia sta effettuando i dovuti approfondimenti prima di decidere. Piedi di piombo, perché l’obiettivo principale – Piccinini ha già alzato bandiera bianca in merito – è quello di evitare il contenzioso. Se possibile.

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L’ORDINANZA DEL SINDACO DI GIROLAMO

‘Fumo’ e integrazioni L’ente presieduto da Giampiero Lattanzi ha chiesto alla società di San Marco Argentano ulteriori integrazioni all’atto presentato per vederci chiaro, in quanto alcuni punti esposti sono considerati ‘fumosi’ e quindi necessitano di maggiori approfondimenti. In tal senso la Provincia ha intenzione di tirare una riga nei primi giorni di novembre per poi, eventualmente, prendere una decisione sul da farsi: da un lato c’è la consapevolezza che un’azione legale bloccherebbe il percorso per mesi ma, al contempo, che su questi binari non si può proseguire. Non è escluso che nei prossimi giorni la Il Delta Gestione & Servizi decida di parlare – magari con una conferenza stampa – sulla questione.

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Il bivio In definitiva se la Provincia troverà convincenti le giustificazioni per l’impossibilità di avanzamento dei lavori (terremoto, in particolar modo) sarà pronta a concedere la proroga richiesta dalla società, altrimenti si andrà avanti come previsto – l’articolo 10 tirato in ballo da Piccinini, risoluzione – da contratto. La ‘paura’ di palazzo Bazzani è di far ripiombare nell’abbandono (non che al momento la situazione sia così rosea, anzi) tutta l’area e, di fatto, dire addio al progetto di riqualificazione. Per quel che concerne l’ordinanza per l’abbattimento degli alberi c’è stato in effetti un ritardo – una sorta di scarico di responsabilità da soprintendenza, Comune e comunità montana – non riconducibile alla società. Ma è solo una piccola parte della faccenda: a stretto giro la risoluzione, in un verso o nell’altra. Di certo la querelle in corso non è destinata a finire, comunque vada.

L’INIZIO DELLA STORIA

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