Terni, lavori Villalago: «Abbattere 21 alberi»

Ordinanza del sindaco Di Girolamo dopo la segnalazione della Il Delta Gestione & Servizi: «Pericolo per persone ed edifici, agire subito»

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di S.F.

Pericolo alberi (foto marzo 2017)

Il Delta Gestione & Servizi s.r.l., tempo di agire. Perché a villa Franchetti di Piediluco, conosciuta come Villalago, c’è qualcosa che non quadra e non è di poco conto: ci sono da abbattere immediatamente ventuno alberi nell’area della struttura immobiliare per evitare possibili guai per persone ed edifici con vincolo storico-artistico. A ordinarlo è il sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo, attivatosi dopo la segnalazione partita proprio dalla società di San Marco Argentano.

I LAVORI E LE RICHIESTE

L’avviso dalla Calabria e la manutenzione A far notare che qualcosa non va – in tempi recenti la problematica era venuta alla luce con un crollo a pochi metri dalla villa – è stato Walter Galati, legale rappresentante della società concessionaria della struttura. L’avvocato ha evidenziato infatti il pericolo per le persone causato dalla presenza di alberi pericolanti a causa della mancata manutenzione e dell’abbandono del parco pubblico. Ma non solo: «Il crollo – ha specificato – potrebbe produrre importanti danni alla struttura monumentale e agli altri immobili situati all’interno dell’area». La concessione – gara vinta per poco meno di 100 mila euro – prevede un periodo massimo di venti anni.

L’APERTURA DELL’ESTATE 2016

La richiesta di abbattimento La società dell’amministratrice unica Tiziana Russo ha quindi chiesto di poter procedere all’abbattimento, presentando a palazzo Spada una relazione tecnica con schede di analisi Vta (Visual tree assessment) dei 21 alberi coinvolti: «Dall’analisi visiva effettuata – il rapporto del dottore agronomo forestale Antonello Isidori – risulta che tutti gli esemplari arborei monitorati sono da attribuire alla classe D. Infatti essi manifestano segni, sintomi e difetti gravi da far ritenere che il fattore di sicurezza naturale dell’albero si è esaurito. Per questi soggetti ogni intervento di riduzione della livello di pericolosità risulterebbe insufficiente o realizzabile solo con tecniche contrarie alla buona pratica dell’arboricoltura. Pertanto tutti gli esemplari esaminati devono essere abbattuti».

LE POLEMICHE

Villalago

La tipologia e i vincoli Dovranno essere abbattuti due pini domestici, tre pini neri, cinque pini d’Aleppo, due cipressi messicani, tre abeti di Spagna, due rovere, una roverella e due cedri dell’Atlante, più un altro non specificato. «L’area – viene inoltre sottolineato – dove sono radicati gli alberi da abbattere è classificata nel piano regolatore generale come ‘Zone gv – spazio pubblico attrezzato a parco o per impianti sportivi’ e soggetta a vincolo monumentale ai sensi del D.Lgs. 42/2004, in quanto all’interno dell’area di Villalago è stato istituito con i tre decreti Mibact del 15 dicembre 2006 il vincolo storico-artistico sugli edifici (villa Franchetti, le scuderie, abitazione del custode) e sulle loro pertinenze».

I PROPOSITI DELL’ESTATE 2016

L’azione, la Provincia e la revoca E dunque il sindaco Di Girolamo, su ‘consiglio’ dell’avvocato calabrese, ha fatto scattare l’ordinanza. A Walter Galati viene imposto di «di procedere immediatamente, a tutela della pubblica e privata incolumità ed anche a tutela degli edifici oggetto di vincolo storico-artistico, all’esecuzione degli interventi di abbattimento dei ventuno alberi risultati in classe di rischio D a seguito di analisi Vta i cui presupposti sono stati dichiarati nella perizia tecnica richiamata nella premessa». Il tutto a una settimana dall’interrogazione del consigliere provinciale Sandro Piccinini che, rivolgendosi al presidente dell’ente Giampiero Lattanzi, aveva chiesto di «attivare le procedure previste dall’art. 10 del contratto e procedere alla risoluzione del rapporto con la Il Delta Gestione & Servizi s.r.l», con vendita del complesso. «Il contratto prevedeva l’esecuzione di lavori di straordinaria manutenzione per 160 mila euro. Il termine per quegli interventi è scaduto e non risultano proroghe. Nell’agosto dell’anno scorso – aveva messo in evidenza – è stato parzialmente riaperto il parco, a febbraio ho presentato un’interrogazione sui mancati interventi». Lattanzi aveva dunque chiesto chiarimenti alla società calabrese, spiegando di aver dato dieci giorni di tempo. Ora il nuovo sviluppo. Riqualificazione in salita. Chissà che entro la fine dell’anno non possa esserci comunque una sorpresa, vale a dire un evento.

«Mai con le mani in mano» Galati, dopo l’ordinanza del sindaco, chiarisce un paio di questioni: «L’atto odierno arriva dopo una serie di iter e richieste d’autorizzazioni, perché la società nel tempo ha continuano a lavorare sull’area. Non c’entra nulla la richiesta di Piccinini con l’abbattimento degli alberi, visto che già a inizio anno avevamo fatto delle richieste: la messa in sicurezza e le opere sono sempre andate avanti, ma si dimentica con troppa facilità che di recente c’è stato il terremoto in Umbria e anche Villalago ne ha risentito. Non temiamo in alcun modo quella richiesta di revoca, abbiamo mandato il cronoprogramma delle attività svolte alla Provincia, tutto documentato». 

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