Ast, sindacati chiamati a rapporto da Burelli

Terni, l’amministratore delegato di ThyssenKrupp Ast ha fatto il punto dopo ‘Acciaio sporco’. La Uilm non ha partecipato

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A fare le convocazioni è stato Francesco Auregli: «Alle 18 (l’ipotesi generale era che si volesse fare il punto sugli sviluppi dell’inchiesta ‘Acciaio sporco’, e così è stato; ndr) vi aspetta l’amministratore delegato Massimiliano Burelli». I segretari territoriali dei sindacati dei metalmeccanici hanno ricevuto la chiamata nella mattinata di venerdì e, all’ora prevista, erano quasi tutti lì.

Uilm assente Già, quasi, perché erano quattro su cinque. Mancava Nicola Pasini, il segretario della Uilm, il sindacato che – oltre ad aver denunciato l’azienda per comportamento antisindacale – ultimamente ha spesso segnato una netta linea di demarcazione tra il proprio atteggiamento e quello degli altri. In questa occasione, però, il segretario sceglie il low profile: «Sono fuori città – spiega Pasini – e non potevo proprio partecipare». Ma il fatto che a nessuno – azienda o altri sindacati – sia venuto in mente di rinviare il vertice la dice lunga: un po’ per tutti, ormai, la Uilm viene considerata fuori contesto.

Acciaio Sporco, indagine Forestale Terni - 23 giugno 2016 (4)

La Forestale alla ThyssenKrupp Ast

Nessun verbale Burelli, comunque, non avrebbe fatto rivelazioni particolari: si sarebbe limitato a chiarire, ai quattro segretari presenti – Claudio Cipolla della Fiom, Riccardo Marcelli della Fim, Giovacchino Olimpieri della Fismic e Daniele Francescangeli della Ugl – che ‘Acciaio d’oro’ è, come peraltro appariva chiaro, un ulteriore sviluppo delle inchieste già portate avanti dalla magistratura ternana, iniziate sotto la gestione di Lucia Morselli, e che lui si è limitato ad assistere agli eventi, senza avervi preso parte. L’incontro viene definito ‘informale’: di fatto una riunione senza verbale finale.

parco rottami Ast ThyssenKrupp acciaieria acciaierie

Il parco rottami della ThyssenKrupp Ast

Nessuna ricaduta Una cosa che Massimiliano Burelli avrebbe tenuto a precisare, nell’incontro di venerdì pomeriggio sarebbe comunque relativa alla mancanza di rischi di ricadute dell’inchiesta sull’attività dell’azienda: il lavoro che abbiamo iniziato, avrebbe spiegato, prosegue regolarmente secondo i programmi e il lavoro di magistratura e forze dell’ordine, nei confronti delle quali l’amministratore delegato avrebbe confermato l’apprezzamento, non avrà ripercussioni.

Gli sviluppi Non ci sarebbe stato, poi, alcun riferimento a possibili ulteriori sviluppi delle indagini, anche se a nessuno pare sfuggire il fatto che un’inchiesta – condotta con la meticolosità e il grande dispendio di mezzi, anche economici – come ‘Acciaio sporco’ difficilmente potrà concludersi solo con gli arresti ed i provvedimenti di personaggi che definire di secondo livello è il minimo.

Nuovi assunti Una novità, però, Burelli l’avrebbe annunciata: i quattro ‘classificatori’ arrestati dovranno essere sostituiti e allora ecco che alle 14 assunzioni ‘a termine’ annunciate nei giorni scorsi, potrebbero aggiungersene altre. Proprio per permettere di ‘rimpiazzare’ gli arrestati – ai quali lunedì potrebbe essere notificata la sospensione dal lavoro – con personale abbastanza qualificato per svolgere quella mansione e che, a sua volta, lascerebbe il posto ai nuovi.

 

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