Confindustria, Alunni ‘apre’ ai sindacati

Terni, il neo vice presidente: «Abbiamo un obiettivo comune che è quello dello sviluppo e della crescita del territorio»

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di M.T.

Due anni impegnativi. Sono quelli che attendono Antonio Alunni, chiamato alla vice presidenza di Confindustria Umbria. Impegnativi perché il presidente Cesaretti gli ha affidato delle deleghe importanti, ma anche perché lui intende metterci del suo, in questo incarico. Del lavoro che lo attende ha accettato di parlare con umbriaOn.

Confindustria Una delle prime considerazioni è dedicata proprio all’associazione: «L’assemblea è stata una grande occasione di confronto e di dialogo. Ho percepito, da parte dei miei colleghi, il desiderio sincero di metterci tutti a lavorare con un impegno ancora maggiore di quanto non si sia fatto e, mi creda, abbiamo lavorato sodo, fino ad oggi. Il messaggio, forte e chiaro, del presidente Cesaretti è da condividere in toto. A quelle tre idee che lui ha proposto dobbiamo dare il massimo appoggio».

Il Masterplan A quelle si aggiunge il progetto presentato nei giorni scorsi da chi lo ha preceduto nel ruolo di vice presidente: «Io sono convinto – dice Alunni – che Confindustria Umbria, grazie al lavoro svolto da Stefano Neri, che non si è concretizzato solo nel Masterplan, ma che ha dato un enorme contributo alla crescita complessiva dell’associazione, sia nelle condizioni di rappresentare un interlocutore serio e credibile per il mondo politico e istituzionale. Se si vuole davvero puntare alla promozione del territorio, Confindustria è pronta a fare la propria parte».

L’impegno E lui, Antonio Alunni, pure: «Per quanto mi riguarda – spiega – sono pronto a mettermi al lavoro con il massimo dell’impegno e sarò a completa disposizione, perché sono tra quelli che ritengono indispensabile, se si viene chiamati a ricoprire un ruolo associativo così importante, svolgerlo con il massimo della serietà». Tanto più perché il presidente Cesaretti gli ha affidato un paio di ‘lavoretti’ mica da ridere: occuparsi della riforma dello statuto dell’associazione e di una materia delicata come i rapporti organizzativi».

PARLA ANTONIO ALUNNI – L’INTERVISTA

Le idee Poi, certo, ci sono anche le idee personali, che il vice presidente di Confindustria Umbria intende sviluppare, a partire dal rapporto con le multinazionali presenti sul territorio, «che sono decisive e che mi auguro, a partire da Ast – dice – vogliano essere sempre più presenti e propositive non solo nelle loro attività industriali, ma anche a livello associativo. Noi abbiamo bisogno del loro apporto anche per aiutare le nostre imprese e i nostri manager locali a crescere e ad acquisire nuove conoscenze», un altro impegno non da poco.

I sindacati Anche perché Alunni vorrebbe costruire un ‘ponte’ anche con i sindacati: «Vorrei confrontarmi con le organizzazioni sindacali – dice – partendo da un pressupporto importante: tutti noi, le associazioni che tutelano i lavoratori e le imprese, abbiamo un obiettivo comune che è quello dello sviluppo e della crescita del territorio. A nessuno interessa il contrario e, partendo da questo valore condiviso, vorrei che ci si incontrasse e si mettessero a confronto le idee».

Cambio di strategia? Il suo predecessore, però, non è che brillasse, in tema di rapporti con i sindacati: «Stefano Neri è una persona di grande intelligenza – dice Alunni – e lo ha dimostrato nel corso di tutto il suo percorso professionale, ma è chiaro che ognuno di noi interpreta ruoli e posizioni in maniera personale. Il che non significa essere più o meno bravi, ma significa essere diversi. La mia impostazione, chi collabora e si confronta con me lo sa bene, è quella di puntare sempre al dialogo costruttivo e mi auguro di trovare, in quelle che vengono definite le ‘controparti’, ma che non debbono esserlo per forza, lo stesso atteggiamento».

Le istituzioni Stesso discorso, spiega Antonio Alunni, «vale per i rappresentanti delle istituzioni. Confindustria e i suoi associati hanno sempre cercato, spesso con riscontri importanti, un dialogo costruttivo con le istituzioni locali e regionali. Uno degli obiettivi che mi pongo – dice – come imprenditore ternano e umbro, è proprio quello di puntare ad un rafforzamento dei rapporti di collaborazione, ciascuno nel proprio ambito e con la franchezza che ci ha sempre contraddistinto, finalizzati a quella crescita e a quello sviluppo che, anche in questo caso, devono essere obiettivo comune. Ma è ovvio che ciascuno deve fare la sua parte».

 

 

 

 

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