Galleria La Franca, Anas: «Poco cemento»

Perugia, i controlli hanno confermato che le notizie rispondevano a verità

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Adesso la vicenda della galleria ‘La Franca’, sulla strada Foligno-Civitanova Marche, per la quale erano emersi dubbi sull’esecuzione dei lavori, sembra ad una svolta.

I controlli L’Anas fa sapere che «a seguito delle segnalazioni anonime divulgate dagli organi di informazione circa il non corretto impiego del calcestruzzo durante i lavori sulla galleria La Franca, opera in corso di realizzazione nell’ambito del potenziamento dell’asse Foligno-Civitanova Marche, Anas – tramite la controllata Quadrilatero – ha attivato nuovi controlli su tutto lo sviluppo dell’opera. Le indagini sono state avviate dal contraente generale lo scorso 10 aprile 2015, con tecnologia georadar, ed hanno riguardato nel complesso cinque punti chiave della galleria».

I difetti Anas usa un linguaggio tecnico-burocratico, ma il senso è chiaro: «A fronte di uno spessore come da progetto esecutivo pari a 50 centimetri, nella relazione del contraente generale è risultato quanto segue: per tratti pari al 23% – 32% rispettivamente nelle canne Nord e Sud sono state evidenziate riduzioni di spessore superiori a 5 centimetri, dei quali complessivamente il 10% circa presenta entità superiore ai 20 centimetri. Nell’ambito di tale 10% per una quota pari al 3% saranno previsti interventi integrativi, quali ad esempio il placcaggio con lastre di acciaio. In ogni caso per questi tratti non sono presenti rischi di natura statica; per i restanti tratti pari al 77% della canna Nord ed il 68% della Canna Sud non sono presenti sottospessori significativi; non sono emersi vuoti dietro al rivestimento definitivo; i dati relativi ai maggiori volumi di calcestruzzo impiegati sono stati confermati sulla base delle restituzioni tridimensionali dei rilievi georadar».

Gli interventi Anas fa poi sapere che, «tramite la controllata Quadrilatero, ha immediatamente richiesto alla direzionelLavori di aprire le relative ‘non conformità’ al fine di adeguare l’opera alle specifiche di progetto. Questi interventi integrativi saranno definiti in dettaglio con una specifica progettazione. Inoltre, sempre in base al contratto, fino alla presa in consegna da parte della società Quadrilatero delle opere, ultimate e collaudate, la custodia e la manutenzione delle opere stesse rimane a carico del contraente generale, il quale ne sarà comunque garante fino all’approvazione del collaudo, restando a suo esclusivo carico riparazioni, sostituzioni e ripristini per eventuali vizi riscontrati».

L’inchiesta Per quanto concerne le responsabilità, «è stata disposta una procedura di audit (indagine interna) per verificare le modalità di attuazione dei controlli posti in essere. Anas, inoltre, ha disposto l’avvio di un’indagine autonoma di verifica tecnica su tutte le gallerie della Quadrilatero Marche-Umbria».

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