Inceneritori, il Pd: «Basta allarmismi»

Terni, due consiglieri comunali – Valeria Masiello e Sandro Piccinini – si schierano con l’assessore regionale Fernanda Cecchini

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Il botta e risposta tra il Comitato ‘No inceneritori’ di Terni e l’assessore regionale Fernanda Cecchini fa discutere e, anche alla luce di quanto detto dall’associazione ‘Umbria rifiuti zero’, probabilmente la cosa è destinata a non esaurirsi in fretta.

Valeria Masiello

Valeria Masiello

La presa di posizione A Terni, infatti, due consiglieri comunali del Pd – Valeria Masiello e Sandro Piccinini – si schierano prontamente con l’assessore Cecchini: «Circa le notizie trapelate su un possibile insediamento di un nuovo inceneritore in Umbria ed in particolare a Terni – dicono – ci conforta enormemente la presa di posizione stringente della Regione Umbria che attraverso il suo assessore, Fernanda Cecchini, ha prontamente riconfermato la netta volontà a non autorizzare alcun ulteriore inceneritore sostenendo una netta e totale contrarietà».

Sandro Piccinini

Sandro Piccinini

«No a conversione» Masiello e Piccinini, quindi, dicono che «unendoci alle dichiarazioni dell’assessore Cecchini, intendiamo ribadire che Terni non è nelle condizioni di subire ulteriori elementi che possano minare ulteriormente la qualità dell’aria, minata già da lunghi periodi di superamento del valore limite del Pm10. Pertanto, nel rispetto di tutte le istituzioni e dei soggetti preposti, riteniamo fondamentale confermare, come già fatto dal Comune di Terni e dalla Regione, una posizione netta ed incontrovertibile rispetto ad ogni ipotesi di conversione e/o modifica-ampliamento del ciclo di termovalorizzazione per gli impianti esistenti e per un nuove centrali di termovalorizzazione».

flash smog65«Niente allarmismi» Ma i due consiglieri comunali del Pd ne hanno anche per il Comitato ‘No inceneritori’ – e forse pure per ‘quelli delle mascherine’ – in quanto invitano «a non alimentare tra i cittadini allarmismi e polemiche pur se legittimi e comprensibili. La salute del nostro territorio e di tutti i cittadini è e deve rimanere un punto fermo, non negoziabile e di vitale rilevanza, per coloro che sono chiamati a rappresentare e dirimere problemi, istanze e diritti nelle sedi istituzionali e nella politica».

 

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