Morto per ecstasy, dimissioni al Cocoricò

Fabrizio De Meis lascia l’incarico di general manager dello storico locale di Riccione

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La morte di Lamberto Lucaccioni, il 16enne di Città di Castello del quale si sono svolti venerdì i funerali, ha provocato la clamorosa decisione di Fabrizio De Meis, general manager del Cocoricò di Riccione – il locale dove si è verificata la tragedia – di abbandonare tutto. Sè infatti dimesso – come ha annunciato newsrimini.it – dal proprio incarico.

Lo sfogo De Meis è al Cocoricò da tre anni e quando arrivò era consapevole del fatto che il locale era noto come la ‘disco dello sballo’, ma «abbiamo fatto la lotta agli spacciatori – racconta – spesso perquisendo i clienti a campione anche contro la legge e subendo anche minacce personali. Ma è meglio subire un’azione legale che non controllare i ragazzi». Poi spiega che «abbiamo un sistema di videosorveglianza unico per controllare interno ed esterno. Siamo stati anche in parlamento per presentare la proposta di Daspo per le discoteche. Abbiamo messo in campo anche campagne di comunicazione forti. Il nostro messaggio è chiaro e non c’è ambiguità. Se viene recepito o no è un’altra cosa».

Lamberto L’ormai ex general manager del Cocoricò prosegue dicendo che «abbiamo fatto tanto, ma sabato sera ho capito che non è bastato. Non so se Lamberto abbia acquistato la droga nella sua città oppure 100 metri prima o dopo la discoteca. La cosa importante è che è morto un altro ragazzo. Il problema vero sono le leggi nazionali. Io stasera potrei trovare all’ingresso il pusher, che è solo stato denunciato, e non potrei impedirgli di entrare».

La prevenzione Secondo De Meis sono tante le cose si potrebbero fare e che non vengono fatte: «Penso ad Ibiza e al tampone all’ingresso per verificare se una persona ha assunto droga prima di entrare in discoteca, con la possibilità di vietarne l’accesso, questo ci permetterebbe anche di verificare se un cliente ha assunto droga in discoteca».

Ipotesi chiusura Quanto alla richiesta di chiusura del locale «se fosse legata alla morte di Lamberto Lucaccioni la potrei capire – spiega De Meis – ma in queste ore si parla di una possibile chiusura legata ad un dossier nel quale vengono elencati episodi relativi agli ultimi due anni. Ci si è concentrati sul pregresso, su cose che si conoscevano già a maggio».

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