Narni, ‘Punto nascita’: infuria la polemica

Il Partito democratico replica alle prese di posizione delle opposizioni e difende il sindaco

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La sortita delle opposizioni, a Narni, sulla chiusra del ‘Punto nascita’, con le accuse rivolte al sindaco e alla maggioranza, non sono passate inosservate. E il segretario comunale del Pd, Claudio Proietti, scende in campo con decisione.

La Regione «La chiusura del punto nascita è indubbiamente un fatto negativo – dice Proietti – che non ci ha trovato e non ci trova d’accordo: chi potrebbe mai esserlo? Non si giochi però su cose così importanti per cercare facile consenso. Il sindaco di Narni ha fatto il possibile per scongiurare questa decisione, prevista nel quadro di razionalizzazione della sanità umbra, tuttavia la Giunta regionale ha continuato a difendere le ragioni del suo piano di riordino. Noi abbiamo sostenuto in ogni sede che il piano non può essere attuato in parte e a pezzi, vale a dire che la pubblicazione del bando per la realizzazione del nuovo ospedale di Narni-Amelia avrebbe dovuto essere precedente o almeno contestuale ad ogni altra azione sui servizi attualmente presenti nel nosocomio narnese».

L’allarme Su questo punto, insiste il segretario del Pd narnese, «non retrocediamo, pertanto continueremo a lavorare nelle due direzioni evidenziate nei giorni scorsi dal sindaco: integrazione con Terni, vista come nuova opportunità per la struttura narnese, e bando di gara per il nuovo ospedale. Giudichiamo positivamente il Centro salute donna e gli altri potenziamenti, ma per noi l’allarme resta alto e ci muoveremo con azioni concrete».

La polemica Nei prossimi giorni, dice Proietti, «il gruppo del Partito Democratico nel consiglio comunale proporrà al sindaco e alla giunta una serie di azioni coerenti agli obiettivi enunciati, ben sapendo che la partita è difficile. Sono questi i momenti in cui una comunità deve saper reagire compatta, e Narni lo è – qui dal segretario arriva una stoccata polemica – nonostante le forze politiche di opposizione sembrano ormai interessate esclusivamente alla propaganda continua e permanente, alla speculazione elettoralistica, al colpo mediatico ad effetto: governare i problemi, essere forza di governo richiede delle responsabilità, dello spessore, del senso civico a cui il Partito Democratico, a differenza degli altri, non può abdicare».

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