Perugia: «C’è la Fiera, rinviate i lavori»

L’avvio dei lavori di riqualificazione, per un investimento di 9,5 milioni, sul raccordo autostradale Perugia-Bettolle previsto per il 2 novembre non va proprio giù alla Fiva, il sindacato degli operatori su area pubblica aderente alla Confcommercio della provincia di Perugia. Motivo: la forte penalizzazione che i disagi alla circolazione determinati dai lavori produrrebbe sulla Fiera dei Morti, che per gli operatori del settore rappresenta l’evento più importante dell’intera annata.

La Fiva «La Fiera dei Morti – sottolinea il presidente Fiva Massimiliano Baccari – è la più grande fiera del Centro Italia, con oltre 500 operatori provenienti da tutta Italia e una utenza che viene dall’intera Umbria, dalla Toscana e dalle Marche. Un appuntamento fondamentale per i ‘bilanci’ degli operatori, tanto più in un momento in cui il settore vive ancora una forte crisi e con il mercato settimanale di Piano di Massiano costretto alle chiusure anticipate a causa delle gare interne del Perugia. Per questo chiediamo all’Anas e a tutti gli altri soggetti istituzionali che con essa hanno concordato il calendario dei lavori – Prefettura, Comune di Perugia e Polizia Stradale – di considerare un posticipo del loro inizio al termine della Fiera. Parliamo di appena 4 giorni, che però per il buon esito della manifestazione sono determinanti. Per quanti sforzi si possano fare, infatti, i lavori su arterie strategiche provocano inevitabilmente ingorghi, rallentamenti, code, e dissuadono la gente dal muoversi».

La richiesta Baccari poi insiste: «Crediamo doveroso quindi che le istituzioni manifestino per le ragioni di 500 operatori – delle loro famiglie e delle decine di migliaia di consumatori che amano questo appuntamento tradizionale – la stessa sensibilità che hanno mostrato per altri recentissimi eventi e che li ha già indotti a decidere un primo rinvio dell’inizio dei lavori sulla Perugia-Bettolle. La data scelta del 2 novembre purtroppo non ha tenuto conto della Fiera dei Morti: e questo impone un immediato ripensamento».

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