Perugia, differenziata: «Sistema sbagliato»

Cristina Rosetti (M5S): «Si agisce in maniera estemporanea, bypassando completamente la fase di confronto con i cittadini»

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di Cristina Rosetti
Portavoce Consigliere comunale M5S a Perugia

Il mancato ritiro da parte di Gesenu dei sacchi conferiti dai cittadini è illegittimo e costituisce un evidente inadempimento contrattuale.

Ciò anche in base all’informazione ingannatoria fornita da Gesenu, che in un depliant informativo indica due date diverse come inizio del nuovo sistema: domenica 14, in evidenza, e lunedì 15 nella didascalia.

Le plurime testimonianze degli utenti e il numero esiguo di mastelli ritirati, unito al quantitativo dei sacchi lasciati sul suolo pubblico da Gesenu, sono la prova provata che nessuna reale forma, non solo di partecipazione, ma di informazione è stata fatta da Gesenu, né tanto meno dal Comune di Perugia.

Il Comune di Perugia dà il via ad una raccolta che rivoluziona il sistema, introducendo innovazioni significative, senza che nessuna seria informativa sia stata fatta e dopo aver consegnato meno della metà dei mastelli (2300 circa su 6500 utenze) e senza aver comunicato l’esistenza del nuovo sistema del cassonetto mobile, gli orari, i luoghi e le modalità del ritiro. Dilettantismo o dolo?

Molti utenti denunciano il mancato ricevimento di una qualsiasi comunicazione, sono costretti a file estenuanti, senza che Gesenu abbia attrezzato un vero sistema, anche qui, quanto meno informativo. Anziani costretti anch’essi in fila, anche coloro che hanno difficoltà di deambulazione, senza che nessuno si sia preoccupato di organizzare una consegna a domicilio (lunedì, chiamato in proposito il Filodiretto Gesenu, ci veniva risposto che non era previsto neppure per i non autosufficienti!).

Gesenu avrebbe dovuto consegnare i mastelli, avrebbe dovuto fare il porta a porta, spiegando nel dettaglio il doppio sistema di raccolta messo in atto e orientando l’utente sulla scelta migliore per le sue abitudini. In questo quadro, il vice sindaco Barelli, anziché fare il necessario mea culpa, si rivolge ai cittadini, minacciando sanzioni. E’ l’apoteosi dell’arroganza di un potere che non è accompagnato da alcuna capacità di governo.

I conferimenti errati, quelli veri, che i cittadini hanno sempre richiesto di sanzionare, a gran voce, anche nelle pochissime assemblee organizzate dal Comune di Perugia, sono stati sempre “tollerati”, tanto dalla vecchia che dall’attuale amministrazione, incrinando di fatto la fiducia dei cittadini nel sistema. La qualità della raccolta differenziata non è buona, perché nessuno – inadempiendo, peraltro, ad obblighi specifici – ha mai fatto quell’attività di educazione e informazione che è il necessario presupposto di qualsiasi sistema che si voglia far funzionare.

Ma stando alle notizie in materia di traffico illecito di rifiuti, strutturato e organizzato, probabilmente, la qualità della raccolta era un tema secondario. Il sistema dei mastelli, introdotto da questa giunta, non è inoltre adatto – l’abbiamo sempre sostenuto – al centro storico del Comune di Perugia.

Sarebbe stato più semplice ed efficace l’utilizzo di sacchetti con transponder e sarà buona cosa potenziare invece il cassonetto mobile – sistema da noi proposto – che i cittadini sembrano aver apprezzato.

Siamo, comunque, sempre alle solite: si agisce in maniera estemporanea, bypassando completamente la fase di confronto con i cittadini, per poi accusare questi ultimi di indisciplina e inciviltà. Ma il fallimento di un sistema, ormai è acclarato dai dati, è responsabilità di chi quel sistema deve organizzare. Pesante peraltro l’incognita che pesa sui mastelli ai fini dell’attuazione della tariffa puntuale.

 

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