Province, c’è l’accordo: verso ‘esuberi zero’

Accordo tra Regione Umbria e le Province di Perugia e Terni, L’assessore Bartolini: «Nessun dipendente rischia il posto »

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Alla fine il ‘protocollo’ lo hanno firmato e con l’accordo «tra Regione, Province ed organizzazioni sindacali, che definisce i criteri necessari per la definitiva collocazione del personale – dice l’assessore regionale Antonio Bartolini – saremo in grado di rispettare la scadenza del 30 settembre che ci era stata indicata dal Dipartimento della funzione pubblica e dunque potremo chiudere nel migliore dei modi questa partita». Che poi sarebbe quella relativa al ricollocamento del personale delle Province.

Antonio Bartolini

Antonio Bartolini

Bartolini L’assessore è visibilmente soddisfatto del risultato scaturito dalla riunione del tavolo regionale sulla governance, al quale hanno partecipato i presidenti delle Province di Perugia, Nando Mismetti, e Terni, Leopoldo Di Girolamo, nonché i rappresentanti di tutte le organizzazioni sindacali: «La Funzione pubblica garantisce l’assorbimento di tutti i lavoratori delle Province che non rientrano nelle piante organiche di Comuni e Province e che dunque saranno collocati negli uffici delle amministrazioni periferiche dello Stato presenti nei territori provinciali di riferimento. I dipendenti interessati a questa operazioni sono in totale 82, di cui 72 nella Provincia di Perugia e 9 in quella di Terni. Di questi – spiega Bartolini – a Perugia 25 persone resteranno in Provincia ed 11 saranno trasferite ai Comuni; mentre a Terni, saranno 10 i dipendenti che avranno una collocazione in Provincia (fino a 9) e Comuni (1)».

Un'assemblea del personale

Un’assemblea del personale

Il personale I dipendenti che non rientrano nei contingenti da trattenere presso le Province, chiarisce l’assessore Bartolini, «rimarranno inseriti nel apposito portale nazionale per la mobilità ai fini dell’attuazione delle procedure di incontro tra domanda ed offerta. E qui i Comuni attingeranno per il personale di cui hanno necessità e gli uffici statali faranno altrettanto per le proprie disponibilità. Questo incastro ci consentirà, vista la decisione del governo di prendere in carico tutti i dipendenti non collocati in Province e Comuni, di raggiungere l’obiettivo ‘zero esuberi’. Nessun dipendente insomma rischia il proprio posto di lavoro e tutti saranno ricollocati nel territorio».

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