San Valentino, i fedeli: «Lui non si muove»

Terni, i fedeli si alternano in basilica, per pregare e ‘fare la guardia’ alle reliquie del santo: «Dovranno passare sopra di noi», Domenica mattina niente messa

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Hanno passato la notte in basilica, «a pregare ed a darci coraggio a vicenda – raccontavano sabato mattina presto i fedeli a cui altri hanno ‘dato il cambio’ – ma la forza maggiore ce l’ha data proprio lui, San Valentino», dicevano indicando la grande teca che venerdì sera hanno impedito fosse trasferita in Duomo, come voleva il vescovo.

LE FOTO DELLA PROTESTA 1 e 2

I fedeli «Noi restiamo qui, insieme al nostro patrono – hanno spiegato – che nessuno porterà via. Se proprio vogliono farlo, dovranno passare sopra di noi, perché non faremo un solo passo indietro». La frattura, tra la parrocchia e la diocesi, appare insomma insanabile, almeno al momento.

UNA FEDELE SODDISFATTA DEL RISULTATO – IL VIDEO

Il pontificale Domenica mattina, queste erano le intenzioni di padre Giuseppe Piemontese, il solenne pontificale per San Valentino, patrono della diocesi, si sarebbe dovuto svolgere proprio in Duomo, con la presenza fisica delle reliquie del santo, che poi sarebbe tornato nella basilica a lui dedicata, accompagnato in processione. Ma la rivolta scoppiata venerdì ha mandato tutto per aria. O, meglio, ha imposto un cambio di programma: il pontificale si farà, ma senza San Valentino. E ovviamente niente processione.

Il vescovo «Quello che abbiamo proposto quest’anno per la festa di San Valentino era un progetto bello per la città intera, condiviso da tantissima gente della città e di fuori, non condiviso da una parte della parrocchia di San Valentino e ostacolato con la prepotenza e violenza da un esiguo gruppo di persone, che – commenta infatti il vescovo Giuseppe Piemontese – con premeditazione hanno organizzato il tutto. Abbiamo tentato di dialogare in tutti i modi, facendo qualche proposta alternativa, ma tutto è stato inutile, anzi ha avuto come risposta un inasprimento dei toni, fino agli improperi e parole offensive. Se non ci sarà un ripensamento all’ultimo momento da parte della parrocchia di San Valentino continueremo il programma della festa così come stabilito, ma senza l’urna di San Valentino rimasta nella basilica».

Terni duomo cattedrale busto san valentino (3)

Il busto in Cattedrale

Altre reliquie Nella Cattedrale di Terni è stato intanto esposto il busto contenente alcune reliquie di San Valentino, da decenni custodito nella chiesa madre della città. Le celebrazioni, informa la diocesi, prevedono che – dopo la recita del rosario, alle 16 di sabato e il concerto dell’istituto ‘Briccialdi’, alle 21 – domenica mattina i rappresentanti delle istituzioni raggiungeranno in corteo, alle 9, il Duomo partendo da palazzo Spada e attraverseranno la porta santa. Alle 9.30 ci sarà le celebrazione del solenne pontificale presieduto dal vescovo Piemontese, l’affidamento della città a San Valentino e cerimonia della consegna dei ceri da parte delle parrocchie di Terni.

Niente messe Resta in vigore, informa la diocesi, «la disposizione del vescovo emessa in occasione della festa di San Valentino riguardo alla sospensione delle celebrazioni nelle chiese di Terni dalle 8.30 alle 12 del 14 febbraio, per consentire la partecipazione dei sacerdoti e fedeli al solenne pontificale nella Cattedrale di Terni». Nella concitata serata di venerdì padre Piemontese aveva detto di essere pronto a sospendere questa decisione, se i fedeli avessero permesso lo spostamento della teca del santo. Il parroco della basilica ed i fedeli, quindi, dovranno aspettare mezzogiorno.

Il consiglio pastorale Una nota a commento di quanto accaduto è stata elaborata dalla segreteria del Consiglio pastorale diocesano, che esprime la sua solidarietà al vescovo «successore di San Valentino in questo particolare momento di tentazione da parte di colui che mira a dividere quella Chiesa che San Valentino con la sua testimonianza e il suo sangue ha riunito intorno al Signore Gesù. La maggioranza del Consiglio pastorale diocesano fin dal primo momento ha sostenuto il progetto di un rinnovamento della festa del patrono della città di Terni e della Diocesi di Terni-Narni-Amelia con l’intento di stringerci attorno a San Valentino, insieme a tanti uomini e donne, specie giovani, che da ogni parte del mondo lo ricordano, lo invocano per la custodia dell’amore vero, della famiglia e delle relazioni, che sostengono l’impegno umano e civile. La situazione difficile sotto l’aspetto economico e sociale, in cui versa la Città e tutto il nostro territorio, richiede a ciascuno un supplemento di amore per le persone, l’ambiente e le situazioni e il coraggio di abbandonare come ci ricorda papa Francesco i lidi sicuri del “si è fatto sempre così!”. Invitiamo tutti coloro di buona volontà ad accogliere l’invito del successore di San Valentino ad assumere un protagonismo creativo per una “operazione speranza” che possa far risplendere Terni come città dell’Amore e della Comunione».

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