Sisma «castigo divino» Bufera su Radio Maria

In un programma dell’emittente si dice che i terremoti sono dovuti al peccato originale. Poi la presa di distanza: frasi che «non rispecchiano il nostro pensiero»

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In questi giorni le emittenti di tutta Italia stanno concentrando la loro attenzione sullo sciame sismico che sta colpendo Umbria e Marche. Raccontano il terremoto e danno voce agli esperti del settore: geologi, sismologi, ingegneri… ognuno affronta l’argomento dal proprio punto di vista cercando di fornire una interpretazione a quanto accaduto.

L'articolo dell'Espresso

L’Espresso riporta le parole ascoltate dalle frequenze di Radio Maria

La radio Non si sottrae al mainstream nemmeno Radio Maria, l’emittente radiofonica cattolica facilmente ascoltabile in tutta Italia che trasmette soprattutto orazioni e commenti al Vangelo: una radio che – come si legge sul sito – fa uso dell’etere “per una finalità di evangelizzazione sistematica”.

A Norcia si prega

A Norcia si prega

L’audio Negli ultimi giorni, i seguaci di Radio Maria hanno ascoltato una chiave di lettura alquanto originale – è proprio il caso di dirlo – sul terremoto. Lo rivela NextQuotidiano, con un articolo poi ripreso anche dal settimanale L’Espresso, all’interno del quale è possibile ascoltare un file audio  – eccolo – registrato proprio dalle frequenze di Radio Maria (probabilmente inviato da un lettore del giornale) in cui il conduttore dice testualmente: «Dal punto di vista teologico, questi disastri sono le conseguenze del peccato originale, quindi si possono considerare veramente come castigo del peccato originale, anche se la parola non piace, io la dico lo stesso: è una parola biblica. Non c’è nessun problema. Naturalmente bisogna intendere bene cosa si intende per castigo». E poi, leggermente più disturbata, non è chiaro se a parlare sia la stessa voce di prima: «Arrivo al dunque: castigo divino… (frase incomprensibile) certo che si ha l’impressione che queste offese che si arrecano alla legge divina, pensate… la dignità della famiglia, la dignità del matrimonio, la stessa dignità dell’unione sessuale, al limite… vien fatto, veramente, di pensare che qui siamo davanti… chiamiamolo castigo divino. Certamente il richiamo molto forte… alla penitenza, ma non tanto nel senso afflittivo, nel senso di un richiamo alle coscienze per ritrovare quelli che sono i principi della legge naturale».

IL FILE AUDIO ‘INCRIMINATO’

Radio Maria smentisce l'Espresso sulla sua pagina Facebook

La smentita ufficiale

La smentita (a metà) In un primo momento, l’articolo de L’Espresso – a firma di Simone Alliva – attribuiva la dichiarazione a Padre Livio Fanzaga, direttore di Radio Maria, che già in passato si era reso protagonista di prese di posizione che avevano fatto molto discutere: ad esempio – ricorda ancora L’Espresso – contro i giornalisti Nuzzi e Fittipaldi e contro la senatrice Cirinnà, promotrice del disegno di legge sulle unioni civili. Da Radio Maria è arrivata però subito una puntualizzazione, attraverso il sito ufficiale e la pagina Facebook: la redazione di Radio Maria smentisce che tali affermazioni siano state pronunciate da Padre Fanzaga, ma conferma, di fatto, che qualcuno dei conduttori le abbia effettivamente pronunciate, anche se si tratta di dichiarazioni «a titolo personale, che non rispecchiano assolutamente il pensiero di Radio Maria al riguardo».

Screenshot dei commenti apparsi sulla pagina Facebook di Radio Maria

La pagina Facebook di Radio Maria

I social Ovviamente, la notizia ha destato scalpore sui social e anche sulla pagina di Radio Maria è partito il dibattito. Tutti difendono l’emittente e il suo direttore, ma c’è chi dimostra di condividere le esternazioni del fantomatico “conduttore esterno”. Scrive un follower: «Non è mai stato detto, ovvio, ma non sarebbe sbagliato dirlo». E un altro: «Se non lo ha detto Padre Livio lo dico io e me ne assumo la responsabilità. I terremoti sono la voce di Dio che richiama l’uomo a sé. I nostri peccati provocano le sciagure di tutti i tipi (…) è colpa degli uomini che rifiutano la legge di Dio».

Le segnalazioni dei lettori Intanto diversi lettori di umbriaOn ci segnalano che queste prese di posizione non sono nuove. In diverse chiese, non in Umbria, per la verità, in questi giorni si sono udite omelie in cui i parroci hanno associato il terremoto ad una punizione divina per i peccati dell’uomo. In assenza di prove documentali, ci limitiamo a riportare le segnalazioni.

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