Staminali, Di Girolamo: «Punto di approdo»

Terni, la soddisfazione del sindaco sulla positiva evoluzione della ricerca

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«La conclusione della fase uno della sperimentazione dell’uso delle cellule staminali in diciotto pazienti affetti da Sla  segna un momento molto importante per la ricerca scientifica nelle malattie neurodegenerative del sistema nervoso centrale e per la città di Terni», dice il sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo, a proposito delle notizie – umbriaOn ne aveva parlato il 18 settembre scorso – relative al positivo andamento della ricerca.

Angelo Vescovi

Angelo Vescovi

Punto di approdo Un fatto, dice Di Girolamo, che «rappresenta un primo punto di approdo per un progetto nato nel 2006 sotto l’impulso del dottor Angelo Vescovi, del vescovo Vincenzo Paglia, del sindaco Paolo Raffaelli, della Fondazione Carit, della Cgia, dell’Azienda ospedaliera. Sono stati necessari dapprima sei anni per avere tutte le certificazioni dell’European Medicine Agency, dell’Aifa e per la selezione dei pazienti, quindi tre anni di sperimentazione conclusa positivamente a giugno 2015. Sono stati investiti un milione e mezzo di euro per il laboratorio di produzione, unico al mondo per le sue caratteristiche, due milioni di euro per la sperimentazione».

Il futuro Ora, conclude il sindaco, «si sta passando alla fase 2, coinvolgendo circa 60 pazienti in uno stato di malattia più precoce, con estensione anche ad altre patologie degenerative quali la sclerosi multipla, con variazioni di dosaggio che avranno lo scopo di valutare l’efficacia terapeutica. Si aprono dunque nuove prospettive e Terni può essere la capitale di questo nuovo orizzonte».

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