Terni, evasore pentito? Faccenda chiusa

Il giudice Angelo Matteo Socci ha applicato una decisione della Corte europea dei diritti dell’uomo

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Se chi ha evaso l’Iva ha anche già pagato una sanzione amministrativa, non può essere giudicato una seconda volta per lo stesso reato.

Il giudice A deciderlo è stati il giudice monocratico del tribunale di Terni, Angelo Matteo Socci, dichiarando il non doversi procedere nei confronti di un imprenditore locale accusato di omesso versamento di alcune centinaia di migliaia di euro di imposta sul valore aggiunto.

Il ‘doppio giudizio’ In relazione al ‘doppio giudizio’, cioè sulla possibilità di essere chiamato a rispondere dello stesso reato nell’ambito di un altro procedimento, la Cassazione ha rimesso gli atti alla Corte costituzionale, ma il giudice Socci ha tagliato la testa al toro, applicando una decisione della Corte europea dei diritti dell’uomo del 4 marzo 2014: per l’imprenditore, che ha provveduto al pagamento della sanzione amministrativa pari al 30% dell’importo non versato, ha sancito il non doversi procedere per divieto di ‘ne bis in idem’, il principio giuridico per il quale non si può essere processati due volte per lo stesso fatto. Nel caso specifico il tribunale di Terni ha dichiarato la non procedibilità di un secondo giudizio relativamente a sanzioni tributarie già adeguate al fatto.

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