Terni, finti incidenti: assicurazioni in campo

Il gup Maurizio Santoloci ha ammesso fra le parti civili sei compagnie assicurative. Operazione messa a segno dalla Polstrada

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Incidenti, tamponamenti, investimenti di pedoni e ciclisti, auto contro moto e così via: tutte situazioni inventate o, per meglio dire, simulate ad arte. In 25 erano finiti nei guai a seguito dell’operazione ‘Monster’, con cui la polizia stradale di Terni aveva portato alla luce un’organizzazione in grado di ‘inventare’ decine di incidenti stradali, anche con feriti gravi, al solo scopo di ottenere risarcimenti sostanziosi dalle maggiori compagnie assicurative nazionali.

Parti civili Martedì mattina il gup Maurizio Santoloci ha ammesso la costituzione di parte civile da parte di sei gruppi assicurativi nazionali, individuati come parte offesa nel corso delle indagini. Contestualmente il giudice, accogliendo le eccezioni delle difese, ha aggiornato l’udienza al prossimo 9 marzo per alcune modifiche del capo di imputazione da parte della Procura. In quella data dovrebbe decidere in merito agli eventuali rinvii a giudizio. Le truffe accertate dalla Polstrada, fra il 2005 e il 2011, sarebbero oltre 20.

L’accusa Secondo il pm Elisabetta Massini, titolare dell’indagine, il ‘giro’ era gestito da cinque persone: un ex agente assicurativo, un meccanico disoccupato e tre agenti della Forestale. Tutti indagati per associazione a delinquere finalizzata alla truffa. Gli altri venti denunciati avrebbero, secondo l’accusa, messo a disposizione nomi, testimonianze e un supporto pratico alla riuscita di ogni singola messinscena. Il tutto in cambio di denaro o favori. Fra i legali difensori dei 25 indagati figurano gli avvocati Manlio Morcella, Enrico De Luca, Attilio Biancifiori, Francesco Mattiangeli, Massimo Proietti, Massimo Carignani, Francesca Carcascio, Silvia Bartollini, Massimo Oreste Finotto, Folco Trabalza e Francesco Allegretti.

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