Terni: «Niente plastica nelle mense a scuola»

Gino Venturi (uil): «Nonni e genitori mobilitati a tutela dell’ambiente». Il 31 agosto audizione in Comune

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La chiusura delle cucine in loco e il conseguente uso di piatti di plastica nelle mense scolastiche di Terni, «produrrebbero circa 14 tonnellate in più di plastica all’anno da smaltire». Mercoledì mattina, al ‘mercatino’ del Foro Boario, spiega Gino Venturi, segretario generale della Uil di Terni, «ha preso il via una petizione popolare che trova adesioni soprattutto tra genitori e nonni timorosi che la scelta del Comune si estenda a tutte le scuole. E’ possibile sottoscrivere la petizione anche presso la sede Uil, in via Pacinotti, tutti i giorni dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 18».

Gli obiettivi della mobilitazione sono «il mantenimento del ‘cotto e mangiato’, con i pasti preparati in loco e non trasportati dall’esterno già cotti e il mantenimento di piatti di ceramica. Inoltre, si chiede la costituzione di una commissione, con la presenza dei genitori, per una seria verifica che individui, fermo restando il mantenimento della qualità del servizio, interventi da effettuare per risparmiare e razionalizzare il servizio». Quello che «avrebbero già dovuto fare assessore e dirigente comunale invece di assumere, quasi alla ‘chetichella’ sotto ferragosto, decisioni che appaiono improvvisate e superficiali».

La qualità «Confido ancora nel buon senso – aggiunge Venturi – da parte dell’amministrazione, con nuove scelte che siano qualificanti a favore della qualità dei pasti per i nostri bambini e a tutela dell’ambiente. I risparmi, da loro annunciati, solo presunti e non dimostrati, andrebbero invece ricercati riducendo gli sprechi e non penalizzando i cittadini con servizi di qualità inferiore. In ogni caso, se non dovesse prevalere il buon senso, siamo pronti alla mobilitazione con una manifestazione il 7 settembre a palazzo Spada in occasione della ripresa dei lavori del consiglio comunale».

Risarcimenti economici La Uil sta, inoltre, verificando, «a tutela della qualità delle mense, l’attivazione dell’articolo 8 dello Statuto del Comune, con la presentazione di una proposta popolare di deliberazione che il sindaco sarebbe, poi, obbligato a porre in votazione». La Uil, «qualora la situazione non avesse un esito positivo, intende verificare la possibilità di attivare una ‘class action pubblica’ con la quale pretendere da parte del Comune il rispetto della Carta dei servizi ed eventualmente anche i dovuti risarcimenti economici per i genitori».

Il Comune di Terni Intanto è confermata per il 31 agosto l’audizione, richiesta dalla Uil, da parte della competente Commissione consiliare e il giorno dopo, il primo settembre alle 17, l’assemblea dei genitori presso la Uil per valutare, alla luce della stessa, le iniziative successive.

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