Terni: «Una Pasqua senza barriere»

Il presidente di Unmil, Gianfranco Colasanti, gongola: «Ora la Basilica di San Valentino è accessibile a tutti»

Condividi questo articolo su

di Fra. Tor.

«Ci siamo», esclama Gianfranco Colasanti, «per il giorno di Pasqua sarà tutto ultimato». Il presidente dell’Unmil, l’Unione italiana mutilati e invalidi del lavoro, mostra con orgoglio il completamento dei lavori di abbattimento delle barriere architettoniche nelle aree di pertinenza alla Basilica di San Valentino a Terni.

LE FOTO DEI LAVORI

Le criticità L’intervento di riqualificazione vede compartecipi le associazioni disabili, riunite nella federazione Fada, con il sostegno della fondazione Carit. «Una delle caratteristiche essenziali di un qualsiasi spazio, pensato e costruito per l’uomo – spiega Colasanti – deve essere la completa fruizione da parte di tutti coloro che soffrono per una ridotta capacità motoria». Gli accessi alla Basilica di San Valentino, fino a poco tempo fa, «presentavano delle criticità nei varchi di accesso, nei percorsi pedonali e nei collegamenti verticali».

L'ascensore

L’ascensore

 

Abbattere le barriere Grazie al sostegno della fondazione Carit, che ha donato alla federazione Fada circa 40 mila euro, «abbiamo potuto abbattere le barriere architettoniche che il Comune di Terni, nell’ormai lontano anno 2000, nel costruire un percorso di collegamento tra il parcheggio di via San Valentino e la Basilica, non aveva assolutamente considerato».

 

 

 

Il nuovo percorso

Il nuovo percorso

 

La pavimentazione Dal parcheggio di via San Valentino, «il Comune aveva fatto installare un ascensore che permette di raggiungere il giardino superiore adiacente la Basilica. Purtroppo però, un qualunque disabile costretto a raggiungere il sagrato in carrozzina – sottolinea Colasanti – si trovava di fronte ad un percorso pavimentato solo in parte. Uno dei nostri interventi è stato proprio quello di completare il percorso, nei punti dove prima era imbrecciato».

 

 

Il pino

Il pino

 

Un’aiuola Inoltre, intorno a uno dei pini del piazzale adiacente al sagrato, la crescita delle radici «aveva reso sconnessa la pavimentazione. Anche qui, grazie al nostro intervento, è stato possibile rimuovere parte del pavimento e dello strato di sabbia sottostante». In questi giorni, «verrà realizzata un’aiuola circolare che delimiterà l’area intorno al pino».

 

 

 

Gli interventi «Questi, uniti alla realizzazione di parcheggi riservati ai disabili, la sistemazione del marciapiede e la realizzazione di una segnaletica orizzontale in via San Valentino e tutta una serie di opere di manutenzione, volte a limitare l’avanzamento dei fenomeni di degrado, sono gli interventi che siamo riusciti a portare a compimento in circa 2 mesi». È questo il messaggio che lancia Gianfranco Colasanti all’amministrazione comunale rispetto «alle opere incompiute».

LA PROTESTA RELATIVA ALL’AREA – L’INTERVISTA

L'ingresso della Basilica

L’ingresso della Basilica

Un’ultima barriera L’unico tassello che manca per completare interamente il puzzle, «è l’eliminazione della barriera architettonica all’ingresso della Basilica, costituita da un gradino di circa 15 centimetri». Pochi giorni fa «abbiamo fatto un sopralluogo con il vescovo. Giuseppe Piemontese, che è rimasto molto colpito per l’avanzamento dei lavori. Insieme a lui era presente anche la Soprintendenza per i beni archeologici e paesaggistici dell’Umbria, che ci fornirà un approfondimento tecnico per abbattere l’unica barriera rimasta. Ma per questo dovremo attendere ancora una quindicina di giorni».

 

Il palco negato

Il palco negato

Il Centro multimediale Gianfranco Colasanti, ancora infastidito per i disguidi riscontrati il 27 marzo al Centro multimediale di Terni, nel corso del seminario di studio ‘Idee per una città accessibile’, spiega che la faccenda «non è assolutamente finita lì». Martedì mattina, con il supporto dell’architetto, nonché presidente dell’associazione onlus ‘Un volo per Anna’, Marco Turilli, «sono tornato al Centro multimediale per prendere delle misure e fotografare sia la pedana che non ci ha permesso di salire sul palco, sia i bagni che non sono a norma per accogliere i disabili. Abbiamo preparato un progetto per l’abbattimento delle barriere architettoniche, che venerdì mattina presenteremo all’assessore di competenza, Emilio Giacchetti. Vogliamo, però, delle risposte chiare e immediate, altrimenti ne chiederemo la chiusura».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli