Terni, Unmil: «Grazie a noi ospedale migliore»

Il presidente Gianfranco Colasanti: «Un lavoro di squadra con l’attuale direzione aziendale, che ha ereditato quanto fatto insieme alla precedente»

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Gianfranco Colasanti

Gianfranco Colasanti

di Gianfranco Colasanti
presidente Unione nazionale mutilati e invalidi del lavoro di Terni

Da qualche mese stiamo assistendo a sistematici attacchi sui mezzi di stampa nei confronti della direzione dell’azienda ospedaliera di Terni. Si tratta di un’azione ingiustificata e non corretta, soprattutto perché perpetrata contro chi, come lui, da diversi anni è impegnato sul fronte delle politiche sociali.

La nostra mission è stata da sempre quella di un confronto costruttivo con le direzioni aziendali succedutesi alla guida del Santa Maria negli ultimi anni, per promuovere azioni in favore delle persone malate e svantaggiate al fine di risolvere in maniera concreta i problemi, senza mai incappare in sterili e pretestuose campagne denigratorie. A tal proposito preme ricordare alcune delle battaglie in favore della collettività, fatte di impegno e passione civile, ma anche e soprattutto di tanto lavoro giornaliero.

1) 2009 realizzazione di un nucleo di servizi igienici al piano terra del corpo centrale (prima inesistenti);
2) 2011 realizzazione dell’SPDC servizio psichiatrico diagnosi e cura e consequenziale chiusura del manicomio con azioni di protesta ed occupazione per sollevare l’attenzione generale, la ricerca di opportunità di finanziamento per la realizzazione di quella che oggi è una realtà;
3) occupazione a difesa del servizio di riabilitazione e della piscina che era stata immolata per la realizzazione di un asilo nido, contrastando con forza una scellerata scelta fatta dal Comune, dalla Regione , dall’AST e dai sindacati;
4) realizzazione dell’UGC reparto di terapia intensiva della riabilitazione recentemente ristrutturato e che a breve verrà messo in funzione;
5) realizzazione delle due sale di attesa del reparto di rianimazione, completamente attrezzate, arredate e dotate di ogni confort;
6) realizzazione dell’ampliamento del parcheggio di attestamento, costruito grazie ad un processo virtuoso di mobilitazione di imprese, progettisti, enti vari che hanno a titolo gratuito donato le proprie prestazioni per realizzare un servizio a costo zero per l’azienda;
7) riorganizzazione funzionale del nodo della circolazione agli ingressi, per cui oggi entrare all’ospedale di terni è piuttosto facile evitando la congestione all’ingresso che era un problema annoso e si ripercuoteva sul traffico veicolare dell’intera porzione di periferia che intorno al Colle Obito si è sviluppata;
8) realizzazione della bretella dell’obitorio che costituisce un ulteriore by pass in uscita su via VIII marzo per alleggerire la viabilità interna al plesso (attualmente in via di realizzazione);
9) riorganizzazione del sistema di accoglienza del polo oncologico mediante la donazione di un progetto preliminare a cura della UNMIL che ha consentito all’azienda ospedaliera di beneficiare di un cospicuo contributo da parte della Fondazione Carit per realizzare le opere;
10) inaugurazione PET TAC contribuendo in maniera significativa al completamento delle opere sui locali destinati ad accogliere i macchinari donati dalla Fondazione Carit di Terni.

Tutto questo è frutto di un lavoro costante ed impegnativo di affiancamento alla direzione aziendale realizzando una squadra coesa che ha ereditato quanto fatto insieme alla vecchia direzione per costruire il nuovo programma di interventi con la nuova squadra direzionale capeggiata dal direttore generale Maurizio Dal Maso e dal direttore amministrativo Riccardo Brugnetta. La nuova direzione aziendale, stimolata da questo dinamismo collaborativo, ha investito la Unmil di alcune deleghe specifiche, visti i risultati ottenuti con questo impegno profuso negli anni inerenti i temi della mobilità e viabilità, accoglienza, abbattimento barriere architettoniche e sicurezza.

La Unmil, con rinnovato slancio, ha in questi ultimi mesi preso in carica l’annoso problema degli ascensori, che erano fermi da qualche tempo per problemi tecnici e cambio di gestione del manutentore, per dare una risposta concreta e in tempi rapidissimi ad una esigenza primaria del plesso ospedaliero. A seguito di riunioni stringenti, consultazioni coi tecnici delle imprese appaltatrici, oggi un ascensore è già entrato in funzione, un altro entrerà in funzione entro il 15 luglio; mentre i due ascensori della torre sono oggetto di interventi sui quadri elettrici per permettere il loro funzionamento entro massimo 30 giorni. Il montacarichi per il trasporto del vitto è stato anch’esso oggetto di questa attività di presa in carico ed è stato interessato da interventi di manutenzione con sostituzione delle soglie per renderlo pienamente funzionante entro la prossima settimana. Altri interventi di questi giorni hanno riguardato la pavimentazione del reparto di rianimazione che versava in uno stato di evidente degrado, con superfici sconnesse e pericolose; ad oggi circa l’80% della pavimentazione è stato sostituito e il restante 20% sarà realizzato al massimo entro la fine di luglio.

Questa attività costante di presa in cura degli interessi della collettività vien fatta giorno per giorno, dall’associazione Unmil, con un impegno assiduo e una frequenza incalzante che ha permesso negli anni di realizzare cose concrete in favore delle esigenze del malato, interpretando i bisogni reali e dando risposte coi fatti come evidenziato da questa serie mirata di interventi che vanno dalle manutenzioni, ai programmi più strategici e di ampio respiro, alle ristrutturazioni di interi reparti; il tutto in una logica di collaborazione sinergica con la direzione aziendale che si è mostrata sensibile e vicina all’associazione e alle sue battaglie in favore del diritto.

Ci sono cose di cui dobbiamo accorgerci sempre e non solo quando siamo in visita per accompagnare un nostro parente, perché le nostre madri sono uguali alle madri degli altri e tutti i cittadini sono uguali di fronte a un diritto sacrosanto come quello alla salute; si torni a guardare alla centralità dei bisogni del paziente per costruire insieme, con l’impegno dei fatti e senza sterili e pretestuose polemiche, un ospedale efficiente e al passo coi tempi.

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