Terremoto: «A Norcia si faccia in fretta»

L’assessore Perla conferma: «Un terzo di case inagibili e il freddo incalza». In Regione la presidente Marini informa parlamentari e sindacalisti

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Circa 2.600 segnalazioni e un migliaio di sopralluoghi effettuati. Un terzo dei quali, nelle zone terremotate di Norcia, «ha dimostrato – spiega l’assessore ai servizi sociali del Comune, Giuseppina Perla – che le abitazioni non sono abitabili».

«Stringere i tempi» L’assessore Perla dice anche che «è urgente definire quanti sono effettivamente i cittadini che hanno diritto ad una sistemazione alternativa rispetto alla loro casa che non è più agibile dopo il sisma che ci ha colpito e per questo ci auguriamo che i sopralluoghi procedano in fretta ed arrivino al risultato finale in tempi brevi, perché solo così potremo, in collaborazione con tutti i soggetti deputati, ad avere un quadro definito ed avviare la fase di realizzazione e localizzazione delle ‘casette’».

I tempi Perché i sette mesi a cui ha fatto riferimento il commissario Errani – «ma noi vogliamo fare molto più in fretta, perché siamo consapevoli di quali potranno essere le difficoltà dei cittadini con l’arrivo della stagione fredda», insiste l’assessore – potranno comunicare ad essere calcolati solo quando si avrà un numero preciso sul quale ragionare e da qui nasce l’esigenza di accelerare i tempi.

incontro-sindacati-post-sisma-2Doppio vertice La presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, alla presenza dei membri della giunta, ha intanto svolto lunedì pomeriggio una dettagliata relazione relativa alle problematiche legate all’emergenza post sisma, con particolare riferimento all’assistenza alle popolazioni della Valnerina, ed alla definizione del decreto legge con il quale il governo detterà le norme per l’avvio della ricostruzione. L’informativa è stata dapprima resa ai parlamentari umbri (erano presenti il vice presidente della Camera, Marina Sereni; il sottosegretario al ministero degli Interni, Giampiero Bocci; i senatori Cardinali, Galgano, Ginetti, Rossi, Gotor ed i deputati Ascani, Ciprini, Gallinella, Laffranco e Verini. Poi, in un successivo incontro, ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali di Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Cisal Umbria.

terremoto- San PellegrinoLe priorità Per ciò che riguarda la fase dell’emergenza la presidente Marini ha informato che «al momento la priorità è quella di garantire alle popolazioni una adeguata assistenza, superando nei prossimi giorni l’alloggiamento in tenda, non più compatibile con le attuali condizioni atmosferiche. Sono disponibili oltre 800 posti letto in strutture alberghiere del territorio e i cittadini possono inoltre già far ricorso alle risorse per l’autonoma sistemazione. Nel frattempo è in atto la verifica di stabilità di tutti gli edifici per i quali i cittadini hanno segnalato danneggiamenti, con priorità per quelli che, nel caso di verificata agibilità, potrebbero permettere il rientro dei cittadini attualmente in assistenza da parte della Protezione civile».

terremoto- San PellegrinoLa ricostruzione Quindi la presidente ha affrontato il tema dell’iter per la definizione del ‘decreto’ per la ricostruzione ed il suo successivo passaggio in Parlamento: «Dovrà innanzitutto stabilire, sulla base di parametri scientifici e legati al livello di danneggiamento, il ‘cratere’, ovvero i Comuni che saranno ricompresi questa area, specificando però – ha detto Marini – che sicuramente il ristoro del danno subito da tutti gli immobili, e strettamente connesso all’evento sismico, sarà comunque riconosciuto ed i cittadini, anche residenti in altri comuni, potranno accedere ai contributi per la ricostruzione, che dovrà auspicabilmente riguardare anche le seconde abitazioni e non solo la principale. Abbiamo posto questo tema in quanto dobbiamo consentire una ricostruzione integrata, visto che le seconde case molto spesso hanno compromesso, per la loro contiguità, l’agibilità di immobili non danneggiati».

terremoto- San PellegrinoI beni culturali Altro punto particolarmente importante per l’Umbria, ha detto la presidente, «è quello relativo alla ricostruzione dei beni artistici e culturali, che nella regione hanno subito danni diffusi e che rappresentano uno degli aspetti di maggio importanza ed attrazione per il turismo. Così come la ricostruzione degli edifici scolastici danneggiati. Altrettanto importante anche la ricostruzione degli edifici scolastici, come pure la questione legata al sostegno ed alla ripresa delle attività economiche, dal sistema turistico-ricettivo e della concessione degli ammortizzatori sociali per i lavoratori, sia dipendenti che autonomi. Un tema molto delicato perché in questa area, che già vive una marginalità legata all’essere un’area montana, se non si interviene con misure adeguate ed efficaci, si rischia un abbandono di attività economiche che impoverirebbero tutto il comprensorio ed anche l’economia regionale».

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