Terremoto in Umbria: quasi 3 mila assistiti

La presidente della Regione Marini, con Errani e Curcio nelle zone più colpite: «Dobbiamo assistere migliaia di persone»

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Renzi Norcia2Il presidente del consiglio Matteo Renzi coccia senza appello l’idea di allestire delle tende nelle aree colpite dal terremoto: «Primo, mettere in sicurezza. Ne parleremo anche nel consiglio dei ministri straordinario che abbiamo convocato per le 17, dove saranno presenti anche i quattro presidenti di Regione, il commissario Errani e il capo della Protezione Civile Curcio. Non possiamo avere le tende per qualche mese in montagna, sotto la neve. Gli alberghi ci sono, per tutti. Ma molti dei nostri connazionali non vogliono lasciare quelle terre nemmeno per qualche settimana. Dunque dovremo gestire al meglio questa prima fase, l’emergenza».

TERREMOTO, IN VOLO SU CASTELLUCCIO DI NORCIA

terremotoMarini «In Umbria la situazione resta difficilissima. Siamo ancora impegnati nella massima emergenza per continuare ad assistere la popolazione e garantire loro tutte le necessità minime per quanti hanno dovuto abbandonare le loro abitazioni. Purtroppo ora siamo in presenza di numeri che non hanno più nulla a che vedere con il sisma del 24 agosto. Ora invece dobbiamo assistere oltre 5.000 persone». A dirlo è la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, che lunedì alle 8 ha tenuto un incontro operativo a Cascia, con il sindaco Gino Emili, insieme al capo del Dipartimento della protezione civile Fabrizio Curcio e il commissario per la ricostruzione Vasco Errani. Successivamente la presidente Marini, insieme a Curcio ed Errani, si è recata a Preci per un analogo incontro con il sindaco Pietro Bellini, per poi raggiungere Norcia.

Quasi 3 mila assistiti in Umbria Sono 2 mila e 763 le persone – i dati sono del centro regionale di protezione civile di Foligno – in Umbria, 70 delle quali in provincia di Terni. Per la maggior parte gli assistiti hanno trovato ricovero in strutture comunali (61 persone in provincia di Terni e 2 mila e 60 in provincia di Perugia), mentre 9 persone provenienti da Macenano di Ferentillo hanno trovato un’altra sistemazione (seconde case, amici, parenti etc).

GLI ASSISTITI IN UMBRIA, TABELLA

Gli assistiti nelle tende sono complessivamente 78, di cui 71 a Monteleone di Spoleto, 6 a Vallo di Nera e 1 a Sellano. 432 persone residenti nel Comune di Norcia hanno trovato ricovero nelle strutture alberghiere del Lago Trasimeno, mentre 123 persone sono assistite in strutture ricettive locali (90 a Foligno capoluogo, 8 a Casacastalda di Valfabbrica e 25 a Monteleone di Spoleto). In particolare su 4 mila 937 residenti a Norcia gli assistiti sono complessivamente 1032 (600 in strutture comunali); dei 3mila 248 residenti a Cascia gli assistiti sono 160.
I volontari impiegati oggi nell’azione di assistenza alla popolazione sono complessivamente 190, di cui 159 delle organizzazioni umbre di protezione civile (141 tra Norcia e Preci e 18 a Foligno) e 31 delle Organizzazioni di protezione civile nazionali.

TERREMOTO, NORCIA VISTA DALL’ALTO – VIDEO

terremoto-suoreNuove tende «Ferma restando l’opzione volontaria da parte dei cittadini di scegliere, per l’immediato, la sistemazione in alberghi o altre strutture ricettive come hanno già fatto centinaia di persone – dice Marini – la Regione Umbria, anche raccogliendo le istanze degli stessi cittadini, attraverso la Protezione civile nazionale e regionale, è fortemente impegnata per poter garantire già dalle prossime ore anche l’allestimento di tende collettive dove poter trascorrere le prossime notti in condizioni, seppur precarie, di sicurezza».

LA SIMULAZIONE DELL’INGV – IL VIDEO

terremotoLa solidarietà Per Fabrizio Curcio «questo è un Paese con due grandi ricchezze. La solidarietà e la dignità. Le ho viste entrambe manifestarsi durante le ore più tremende. Tutt’Italia si è mobilitata per aiutare i comuni colpiti. Che, da parte loro, hanno reagito con un coraggio e una compostezza incredibili. Malgrado la grande paura e la disperazione che pure ho visto negli occhi dei sindaci da quando questo dramma è iniziato» La paura del terremoto, sottolinea, «si vince con la prevenzione e con la pianificazione, col dialogo costante con i sindaci, senza di loro sarebbe impossibile gestire l’emergenza. Anche oggi, dopo la magnitudo 6.5 sono stati i pilastri delle loro comunità. Col terremoto si perde se s’improvvisa». Quanto agli sfollati, aggiunge, «di sicuro lavoreremo per dare un’accoglienza e un’assistenza dignitosa a tutte le persone che sono fuori casa, impostando subito, con i territori, la strategia per il medio-lungo periodo».

terremoto2La ricostruzione Vasco Errani «se dopo un terremoto ne arriva un altro e poi un altro di magnitudo 6.5, devi rifare tutti i controlli e le schede Aedes per l’agibilità dei fabbricati. Il lavoro fatto adesso va qualificato e rafforzato. Ma non è stato tutto sprecato, non partiamo da zero. Io non mi scoraggio, tra le gente c’è paura e preoccupazione e per questo bisogna esserci, parlare, per dare la spinta. Anche per lui la priorità adesso è «mettere in sicurezza le persone: dobbiamo dare un punto di riferimento ai cittadini preoccupati. La priorità assoluta sono gli alberghi, che stiamo organizzando attraverso i sindaci e la Protezione civile. Poi dovremo verificare il percorso successivo capendo anche la qualità e l’entità dei danni. Renzi ha dato un messaggio chiaro: lo Stato c’è e assicura la ricostruzione. Con sindaci, popolazioni e comunità, tracceremo i percorsi di questa ricostruzione».

Norcia, San Benedetto

Norcia, San Benedetto

San Benedetto Ma il cuore dell’Umbria, oltre che per le persone, sanguina per lo sfregio inguaribile che è stato riservato al suo patrimonio edilizio, storico, artistico e religioso. La chiesa di San Benedetto, a Norcia – o quello che purtroppo ne resta – è diventata il simbolo, anche per i media internazionali, della tragedia della quale la regione è stata vittima. e sarà loro vicino».

IN VOLO CON I VIGILI DEL FUOCO – IL VIDEO

Tensione a Norcia

Tensione a Norcia

Gli sfollati La presidente della Regione, Catiuscia Marini e il sindaco di Norcia Nicola Alemanno – non senza difficoltà – hanno svolto opera di convinzione nei confronti dei cittadini che si trovano nelle varie strutture allestite per l’accoglienza per informarli sulla possibilità di avere una collocazione nelle strutture ricettive della regione. 1.500 i posti disponibili.

LE STRUTTURE CHE OSPITERANNO GLI SFOLLATI

Posti letto ad Amelia Agriturismi e case private ‘aperte’ ad Amelia per l’accoglienza degli sfollati. Sono stati messi a disposizione dal Comune: «Un pensiero – la nota del sindaco, Laura Pernazza, rivolta ai primi cittadini dei comuni coinvolti – va ai nostri amici di Norcia e degli altri comuni colpiti dal sisma. Vi siamo vicini e potete contare su di noi».

terremotoLe strade Intanto restano le difficoltà legate alla viabilità. L’intero personale – informa la Provincia di Perugia – dei comprensori 6-7-8 (Todi, Spoleto e Norcia) è al lavoro dalla mattina di domenica per far fronte ai nuovi danni provocati dalle violenti scosse di ieri. Ripristinati alcuni tratti: in particolare la SP 471 di Sant’Anatolia di Narco in località Gavelli, dove erano caduti massi di grandi dimensioni, la SP 476-I tratto in località Civita di Cascia e la SP 476-II tratto in località Fonte Vena: in questo caso la riapertura della strada interessa il tratto da Norcia a Campi di Ancarano, mentre resta la chiusura in località Piedivalle di Norcia, dove al km 14+500 il passaggio è interdetto a causa del crollo di un edificio. Transito ripristinato anche sulla S.P. 475 del Muraglione, tranne che in località Abeto (comune di Preci), dove insistono edifici pericolanti; sulla SP 470 di Poggiodomo; sulla SP 474-I tratto di Cascia.

Seri problemi sulla SR 209 della Valnerina, dove dal km 61 fino al confine con le Marche il transito è interdetto anche ai mezzi di soccorso. A seguito degli eventi sismici di domenica la chiusura è stata estesa dal Km 48+600 al km 50+500, a causa di due grossi massi che sono precipitati travolgendo le barriere di sicurezza e per una frana al km 48+800 che ha invaso la carreggiata subito dopo il centro di Triponzo. Infine, permane la chiusura sulla SP 476-III tratto in località Saccovescio a Preci: la Provincia sta valutando le situazioni più delicate per poi procedere celermente all’affidamento dei lavori di somma urgenza con cui mettere in sicurezza le strade interessate.

La Salaria Proseguono anche le operazioni dell’Anas per ripristinare la transitabilità sulle strade statali. Dalla prima mattina di domenica «sono impegnati oltre 60 tra operatori specializzati e tecnici, con circa 40 mezzi. Nella serata di domenica è stato riaperto il tratto della Salaria ad Arquata del Tronto (AP), precedentemente chiuso a causa della caduta di massi sul piano viabile. Riaperto sempre nella serata di domenica, il tratto della strada ‘del Gran Sasso d’Italia’, che era stato temporaneamente chiuso per consentire le operazioni di verifica sulla stabilità di alcuni massi».

La Tre Valli Premane invece la chiusura della strada statale e 685 `delle Tre Valli Umbre` tra Cerreto di Spoleto e Serravalle, in provincia di Perugia, e tra Norcia e Arquata del Tronto, a cavallo del confine umbro marchigiano, a causa della caduta massi e danni alle opere in vari punti dell’infrastruttura. Resta al momento chiusa anche la strada Salaria in provincia di Rieti, tra Amatrice e Accumoli.

 

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