Terremoto, lezione di solidarietà dall’Umbria

Dalla ‘spaghettata’ di Perugia (più di 3 mila e 800 euro raccolti), ai 200 volontari pronti a partire da Terni: il cuore della regione è grande

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C’erano tantissime persone, domenica sera, in piazza IV Novembre a Perugia per la spaghettata di solidarietà con le popolazioni colpite dal terremoto.

Cena in piazza IV Novembre a Perugia

Cena in piazza IV Novembre a Perugia

Piazza IV Novembre La ‘cena’ improvvisata davanti alle scale del Duomo da Umbria grida Terra ha coinvolto tantissimi cittadini che, attraverso un’offerta libera, mangiando pasta all’amatriciana e bevendo un bicchiere di vino, ha donato oltre 3 mila e 800 euro – 3.841,91 per la precisione – alle Brigate di solidarietà attiva che si stanno dando da fare per portare aiuti alle popolazioni nelle zone colpite dal sisma che ha sconvolto l’Italia centrale.

Umbria grida terra «Non amiamo le vetrine della solidarietà -dicono gli organizzatori che hanno messo a disposizione i prodotti, il vino e anche la cucina, oltre che gli chef – ma rendiamo pubblici i frutti della spaghettata simbolica resa possibile solo grazie al supporto di tanti cittadini». Così nelle scatole di cartone dell’associazione, in appena tre ore, sono finiti quasi quattro mila euro. «La differenza tra l’impossibile e il possibile sta soltanto nel rimboccarsi le maniche. Nei paesi, nei quartieri, nelle piazze, tante piccole gocce come questa possono confluire in un oceano, nella consapevolezza che la solidarietà non ha razza, colore né bandiera».

Amatriciana E la catena della solidarietà che si è messa in moto sin dalle prime ore dopo il terremoto non conosce limiti. Ad aderire all’iniziativa dell’Amatriciana solidale sono anche tanti ristoranti perugini, come il Protesto in corso Cavour che donerà in beneficenza il ricavato raccolto durante tutto il week end per ogni piatto di pasta all’amatriciana preparato.

Castelluccio L’idea nata spontaneamente in piazza IV Novembre – e ripresa anche dall’agenzia di stampa inglese Reuters – sta anche contagiando altre persone. Così c’è già chi pensa di organizzare una cena simile in piazza direttamente a Castelluccio di Norcia, tra le città più colpite dal sisma. Una volta finita l’emergenza, quando quelle zone saranno ormai spopolate, l’idea è di organizzare una grande tavolata sulla grande pianura tutt’intorno il piccolo borgo umbro, noto per la ‘fioritura’, per raccogliere fondi e cercare di contrastare l’abbandono del paese. 

Terni La raccolta delle adesioni per attività di volontariato nelle aree terremotate nell’ambito dell’organizzazione delle associazioni di protezione civile, indetta dal Comune di Terni ha ottenuto 200 adesioni, che sono state tutte catalogate in un database, a cura dell’ufficio relazioni con il pubblico, e che ora sono a disposizione dell’ufficio Protezione civile del Comune: «Le tantissime disponibilità – dice il vicesindaco Francesca Malafoglia – e la raccolta di materiali, dimostrano ancora una volta lo spirito di mobilitazione e di partecipazione di questa città. Il dramma di questo terremoto così luttuoso e devastante, il ricordo di quelli precedenti, gli esempi di buona ricostruzione provenienti dall’Umbria e che in queste ore sono stati portati all’attenzione nazionale, serviranno a far crescere in tutti noi la consapevolezza della cultura della prevenzione , della organizzazione per l’emergenza, della formazione».

Cesar Group L’istituto di vigilanza ternano ‘Cesar Group’ ha attivato con successo una raccolta di beni da destinare alle popolazioni terremotate. Alta l’adesione da parte del personale, dei familiari e di diversi cittadini che hanno inteso donare qualcosa a chi è stato così duramente colpito. Nella sede di via Montefiorino, punto di raccordo per la ‘gara di solidarietà’, è giunto numeroso materiale che è stato poi consegnato direttamente alla protezione civile operante nelle zone devastate dal sisma.

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