Alcolici a minorenni: «Fare più controlli»

In Comune a Perugia passa l’Ordine del giorno di Giaffreda (consigliere del M5S) per incrementare i controlli contro i locali che vendono shottini a 1 euro a giovanissimi

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Non solo le denunce e gli esposti dei residenti contro il baccano notturno e la movida molesta. Ma anche un aspetto di salute per i tanti giovani e, purtroppo, giovanissimi che trascorrono le serate in centro tra alcolici e superalcolici.

Fenomeno in aumento La IV commissione consiliare permanente, martedì mattina, ha approvato con sette voi a favore e tre astenuti l’ordine del giorno presentato dal consigliere M5S Stefano Giaffreda volto ad ottenere maggiori controlli, da parte della polizia municipale e dalle autorità preposte, sulla vendita e somministrazione di alcolici ai minorenni. Il consigliere ha evidenziato come l’ordine del giorno nasca dall’esigenza di dare una risposta alla denuncia, da parte di molti, circa il gravissimo comportamento di alcuni commercianti che venderebbero o somministrerebbero alcool ai minori, soprattutto nel centro storico.

Shottini «E’ stato denunciata, in particolare, la vendita e somministrazione a minori del noto super economico ‘shottino’ – spiega Giaffreda – ovvero un bicchierino di superalcolico venduto anche al costo di un euro, che i giovani usano bere tutto di un fiato. Anche la birra ed altre tipologie di superalcolici verrebbero venduti con disinvoltura senza il previo accertamento dell’età dell’acquirente. Il costo irrisorio, unito alla moda dello sballo che si raggiunge facilmente ingerendo più shottini favorirebbe il consumo proprio da parte dei minori ai quali sembrerebbe indirizzata tale deplorevole ed illecita politica commerciale».

I numeri Secondo l’ultimo report sulle dipendenze in Umbria, pubblicato nel marzo 2015, preoccupante è proprio il dato umbro relativo agli studenti dagli 11 ai 15 anni: dalle strutture sanitarie vengono riferiti episodi di ubriachezza in percentuali tutt’altro che insignificanti anche da undicenni, tredicenni e quindicenni. A confermare i dati e la gravità del fenomeno in commissione sono intervenuti anche il dottor Luciano Bondi del servizio alcologia Usl Umbria 1 e la dottoressa Angela Bravi della Regione che, hanno spiegato, quanto siano sempre più numerosi gli adolescenti umbri con gravi disagi conseguenti all’uso smodato di alcolici, nella particolare forma del cosiddetto ‘binge drinking’, letteralmente abbuffata di super alcolici in un breve lasso di tempo.

Il documento «Anche secondo gli specialisti intervenuti, al di là della necessaria prevenzione e informazione, il deterrente più efficace in questi casi è la azione repressiva e sanzionatoria da parte degli organi di polizia competenti». Con l’ordine del giorno approvato, dunque, il consigliere Giaffreda intende impegnare sindaco e giunta ad agire nei confronti della Polizia Municipale e di tutte le autorità preposte al fine di ottenere maggiori controlli sulla vendita e somministrazione di alcolici ai minorenni, a favorire l’attuazione di campagne di sensibilizzazione e di iniziative istituzionali divulgative, educative e di contenimento, che incrementino la consapevolezza all’interno delle scuole di ogni ordine e grado all’interno dell’ambito familiare.

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