Alessandro Riccetti, venerdì i funerali

Ultimo saluto in cattedrale al 33enne di Terni morto in seguito al crollo dell’hotel Rigopiano. Primi risultati dall’autopsia eseguita a Chieti

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I funerali di Alessandro Riccetti, il 33enne di Terni morto in seguito al crollo dell’hotel Rigopiano di Farindola (Pescara), travolto da una valanga di neve e detriti, si terranno venerdì alle ore 15 nella Cattedrale di Terni dove le spoglie del giovane giungeranno la mattina stessa, intorno alle 12. Il feretro di Alessandro, alla presenza dei familiari accompagnati dagli operatori della Croce Rossa di Avigliano Umbro, partirà poco prima delle 9 di venerdì mattina dall’ospedale di Chieti.

La visita del prefetto ai familiari

RICORDANDO ‘ALE’: «UN RAGAZZO SPECIALE»

Lutto cittadino Il sindaco Leopoldo Di Girolamo, attraverso un’ordinanza (IL DOCUMENTO), ha proclamato il lutto cittadino per la giornata di venerdì, quella delle esequie dello sfortunato ragazzo, il cui corpo senza vita è stato recuperato sei giorno dopo la drammatica valanga che si è abbattuta sull’hotel che sorgeva alle pendici del Gran Sasso. In cattedrale, per i funerali, ci sarà anche la polizia municipale con il gonfalone della città di Terni. Il Comune testimonierà la propria vicinanza con bandiere istituzionali a mezz’asta, la sospensione delle attività consiliari ed un minuto di raccoglimento in tutti gli uffici. L’invito rivolto dal sindaco alle istituzioni ed organizzazioni sociali e produttive della città, è ad esprimere «in forme decise autonomamente, il dolore e l’abbraccio della comunità ai familiari». 

ALESSANDRO, TERNI PREGA PER LUI

Veglia di preghiera a San Cristoforo

Autopsia L’autopsia sulla salma di Alessandro Riccetti è stata effettuata all’ospedale di Chieti. Dalle prime risultanze sembra che il giovane ternano sia fra coloro che hanno perso la vita in seguito ai gravissimi traumi causati dal crollo della struttura, per ‘schiacciamento’ quindi – per usare le parole del procuratore aggiunto di Pescara, Cristina Tedeschini – piuttosto che per asfissia o ipotermia. Aspetti ancora al vaglio dell’autorità giudiziaria e che, con l’indagine in corso, finiranno anche all’ettenzione delle stesse famiglie delle vittime la cu irichiesta è che venga fatta piena luce su tutti gli aspetti della tragedia.

ALESSANDRO RICCETTI POTEVA ESSERE SALVATO?

Alessandro con i colleghi di Rigopiano

Cordoglio Alessandro, che viveva con la madre Antonella, con il fratello, la sorellina e la nonna materna nell’abitazione di Cardeto, era conosciuto e apprezzato – a Terni e non solo – per le sue qualità umane, per una dedizione alla famiglia e al suo lavoro, quello di receptionist, che lo aveva portato anche all’estero, forte di una conoscenza approfondita delle lingue straniere. Giovedì sera, familiari, amici e conoscenti hanno pregato per lui nella veglia che si è tenuta presso la chiesa di San Cristoforo. Nella stessa giornata anche il sindaco Leopoldo Di Girolamo e il prefetto Angela Pagliuca (VIDEO) hanno portato, a nome dell’intera comunità, la propria testimonianza di vicinanza ai familiari del 33enne scomparso.

«Ragazzo speciale» Orfano di padre, Alessandro viene ricordato da tutti come «un ragazzo serio, di profonda educazione. Un giovane che si è sempre speso per gli altri, con un impegno e una maturità uniche». In tanti raggiungeranno venerdì pomeriggio la cattedrale di Terni per tributargli l’ultimo saluto e manifestare tutta la propria vicinanza ad una famiglia così duramente colpita.

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