Alzheimer e demenza senile: se ne parla in un convegno a Narni

L’evento, organizzato dall’Associazione di Narni per la lotta contro il cancro, si svolgerà sabato

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Un convegno medico dedicato alla malattia di alzheimer e alla demenza senile promosso dal dottore Adilberto Favilli, medico anestesista e per la rianimazione già primario per la terapia del dolore e cure palliative all’ospedale di Narni, nonché coordinatore dell’équipe per le cure domiciliari. Si svolgerà sabato 18 settembre all’auditorium ‘Bortolotti’ di Narni dalle 8 alle 14. Ingresso con mascherina e green pass obbligatori.

Adilberto Favilli

La formazione ed i numeri

Il convegno è organizzato dall’Associazione di Narni per la lotta contro il cancro e rappresenta l’11° memorial Lida Proietti: «I numeri, purtroppo, parlano da soli. Ad oggi nel mondo sono stati stimati 46 milioni di malati di demenza senile che saliranno a 135 milioni nel 2050. In alcuni paesi come la Germania, l’Inghilterra e gli Stati Uniti, si osserva una retrocessione del morbo, mentre in Asia, Austria, Colombia e in altri parti del mondo – viene sottolineato – un progressivo aumento. In Italia i malati sono oltre un milione, mentre le persone coinvolte direttamente o indirettamente nell’assistenza dei propri famigliari ammontano a circa 3 milioni. In Umbria sono stimati circa 17 mila casi e il trend risulta essere in costante aumento». Il convegno è un’occasione interdisciplinare per condividere esperienze clinico scientifiche e novità in tema di diagnosi, cura e gestione del paziente affetto da deterioramente cognitivo. È gratuito ed è patrocinato dal Comune di Narni, Comune di Terni, Ordine dei medici chirurghi ed odontoiatri di Terni, azienda ospedaliera ‘Santa Maria’ di Terni, Usl Umbria2, Sicp – società italiana di cure palliative e fondazione Isal.

L’evento

Si parlerà del corretto inquadramento diagnostico delle numerose patologie a carico del sistema cerebrale, delle terapie disponibili e di quelle che hanno dimostrato risultati incoraggianti per la cura della malattia di Alzheimer in fase precoce e delle ipotesi della diversa organizzazione sanitaria nel territorio favorendo la possibilità dell’ospedalizzazione domiciliare. Ma anche dei corretti stili di vita e del loro ruolo determinante, anche da un punto di vista anche da un punto di vista ‘terapeutico’, poiché contribuiscono a mantenere l’integrità cellulare e dunque  a migliorare la qualità della vita. L’iniziativa (quattro crediti ECM) è rivolta a medici di medicina generale, medici chirurghi, fisioterapisti, infermieri, tecnici sanitari di radiologia medica e logopedisti, nonché uditori iscritti non interessati ai crediti.

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