Ambiente, FdI-An: «Non tutti colpevoli»

Terni, Alfredo De Sio prende spunto da un corsivo di Walter Patalocco su umbriaOn per lanciare messaggi chiari

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di Alfredo De Sio
della direzione nazionale di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale

Il corsivo di Walter Patalocco sull’ambiente (nella sua rubrica su umbriaOn) come unica battaglia che valga la pena di essere combattuta in questo frangente storico, sottolinea senza dubbio aspetti importanti delicati e condivisibili di questo tema.

Occorre unirsi sull’emergenza guardando alle cose da affrontare e non indulgere in analisi sulle occasioni più o meno perse. Per quanto ci riguarda, l’area politica che rappresento accoglie l’appello ed è disponibile a trovare luoghi di incontro e di confronto per creare un largo fronte sul tema. Tuttavia, ciò che stride nell’analisi è la liquidazione semplicistica di eventi e attori del passato più o meno recente.

Un buco nero degli eventi, un oblio dei protagonisti, una cancellazione del lavoro di denuncia che pure su questi temi per anni almeno alcuni, a differenza di altri, hanno svolto. Non si tratta di mere rivendicazioni di primogeniture ma di memoria storica, che non può essere cancellata per esaltare la “livella” di quella negativa uguaglianza della quale si nutre la politica di oggi.

No, noi no. Mi dispiace, su questi temi ma anche su altri non siamo tutti uguali, così come le responsabilità non sono tutte le stesse.

C’è chi porta come bagaglio del passato l’impegno politico, istituzionale, associativo , di denuncia e mobilitazione e chi invece un bagaglio fatto di omissioni e congiure del silenzio, con giornali e televisioni conniventi, amministratori subalterni, associazioni imprenditoriali e alcuni sindacati e partiti complici o quantomeno distratti .

Se c’è una parte politica che sempre, senza sconti e senza paura ha sostenuto tutte le battaglie in difesa dell’ambiente a Terni come nel resto della provincia, questa è stata ed è la “Destra politica”, ovvero quel filone ideale che attraverso il MSI prima, Alleanza Nazionale poi, fino a Fratelli d’Italia passando per il PdL, ha esercitato il suo ruolo di protesta e proposta dentro e fuori le istituzioni.

Ho avuto l’onore di rappresentare tutto questo percorso per lunghi anni al Comune di Terni, in Provincia ed alla Regione Umbria insieme a tanti altri autorevoli rappresentanti e spiace constatare come la congiura del silenzio, che avvolgeva le denunce della nostra parte politica in quegli anni, si sia trasformata in rimozione.

Le ceneri di Fabro o la discarica di Orvieto, le denunce fatte con atti ispettivi nelle istituzioni sulle discariche di Villa Valle negli anni “90 e ancora le manifestazioni di protesta per la chiusura dell’inceneritore ASM, (c’è voluta la magistratura per fare quello che noi chiedevamo); le mobilitazioni contro i rifiuti speciali destinati a Terni, le richieste di indagini epidemiologiche nella conca ternana, la dura opposizione contro il blocco di potere cittadino rappresentato da Agarini e compagnia che ci ha regalato l’attuale sistema degli inceneritori privati nella conca; le denunce e le battaglie anche vincenti che venivano ricordate, da Vascigliano contro la realizzazione di un termovalorizzatore, per tornare qualche anno dopo sempre a Vascigliano dove in solitaria ci siamo opposti alla sordina sull’incendio verificatosi.

Le polveri di Prisciano, paradigma del modo omertoso in cui è stata ridotta al silenzio ogni azione vera ed incisiva nei confronti dell’AST. Un rapporto quello con le acciaierie che andrebbe indagato aprendo una riflessione per capire, almeno negli ultimi trent’anni, quale sia stato il rapporto di subalternità sui temi ambientali che legava alcuni politici, alcuni sindacati ed alcuni partiti.

Oppure, chi risponde oggi dei piani regionali dei rifiuti degli ultimi venticinque anni, dove l’unica concreta reale opposizione di denuncia e fallimento vedeva la difesa strenue persino di quella sinistra antagonista che sonnecchiava nel presidiare con propri uomini gli assessorati all’ambiente del Comune di Terni e della Regione dell’Umbria ?

Un ruolo mai subalterno quello da noi esercitato, che ha avuto le facce e la nostra voce nelle istituzioni in modo coerente, anche nella breve stagione di governo della città con Ciaurro, dove i nostri rappresentanti su questi temi non accettarono mai nessun compromesso al ribasso.

Ecco perché, pur non volendo fare domande retoriche per chiedere dove erano le “tante belle addormentate nel bosco” che oggi si risvegliano, non voglio neppure tacere di fronte a questa deriva che tenta di allargare il cappello delle responsabilità dicendo che tutti sono uguali.

Ho condotto la mia esperienza politica sedendo sempre sui banchi dell’opposizione e troppe volte ho dovuto ascoltare le confidenze di chi in disparte ti diceva : “ ..Hai ragione ma come faccio a votare la proposta della destra” oppure “ ..dite il vero ma la maggioranza non regge se cambiamo questa parte…”; per non parlare di chi, come importanti associazioni di categoria o carta stampata, si guardava bene dal sostenere le “eresie” di chi cantava fuori dal coro.

Oggi dobbiamo guardare avanti e tentare di scrivere il presente ed il futuro anche con gli occhiali di ciò che è avvenuto , perché chi non ha un passato non ha neppure un futuro. Noi lo abbiamo ne andiamo orgogliosi e ce lo teniamo stretto , consapevoli che ciò che su questi temi abbiamo rappresentato per anni e rappresentiamo ancora, ha un valore altissimo in termini di coerenza, lungimiranza e proposta.

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