Ambiente, Forza italia: «Noi abbiamo un’idea»

Terni, la proposta è quella di superare il concetto di ‘area di crisi industriale complessa’ e pensare ad una ‘area ambientale complessa’

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Area sì, ma non certo di ‘crisi industriale complessa’. Piuttosto, è la proposta avanzata dal coordinatore provinciale ternano di Forza Italia, Sergio Bruschini, affiancato dai consiglieri comunali Federico Brizi, Stefano Fatale e Francesco Ferranti, «noi proponiamo di pensare ad una ‘area ambientale complessa’, che faccia proprie anche alcune delle idee contenute nel Masterplan di Confindustria e che metta in moto un meccanismo che affianchi idee di recupero ambientale con proposte di nuova imprenditoria».

Il convegno Forza Italia propone di «discuterne senza pregiudiziali, mettendo a confronto quelle idee innovative che possono provenire dal territorio, ma anche da soggetti esterni, così da mettere in piedi un progetto di ampio respiro che, oltre alle risorse private, possa attrarre quelle provenienti dai fondi pubblici, eurooei, governativi e regionali». E Bruschini annuncia «un convegno, che sarà il punto più alto del dibattito che come Forza Italia intendiamo far sviluppare sul territorio».

La politica L’occasione, per Forza Italia, è stata utile anche per fare il punto su questioni più strettamente politiche: «Noi – dice Francesco Ferranti – facciamo politica e non scendiamo sul terreno della polemica spicciola, che spesso si lascia andare a derive giustizialiste. Noi non siamo qui da sei mesi, ma abbiamo già dimostrato, con il professor Ciaurro, di essere capaci di goverarnare la città e ci candidiamo a farlo di nuovo». Fedrico Brizi ribadisce che «il nostro modo di stare in consiglio comunale ed in città è caratterizzato da propositivà e non da conflittualità fine a se stessa».

Le mense Tanto che, spiega Stefano Fatale, «il nostro atteggiamento in relazione alla questione attualmente in discussione e relativa al futuro delle mense scolastiche è chiara. Noi siamo per il mantenimento, ove esiste, del servizio di preparazione dei pasti all’interno delle scuole. Poi, proprio in virtù della nostra volontà di essere propositivi, non saremmo pregiudizialmente contrari alla ‘centralizzazione’ del servizio di preparazione dei pasti, ma solo nei casi relativi a piccole scuole e magari concentrate in un contesto territoriale ristretto».

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