Area crisi complessa: «Inizia il percorso»

Iniziata martedì a Narni la fase di operatività: Comuni chiamati ad individuare aree di patrimonio pubblico da mettere all’interno del riconoscimento

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di Fra.Tor.

«Si passa ora alla fase di operatività, iniziando una collaborazione con tutti gli attori del territorio per definire quelle che saranno le caratteristiche dell’offerta organizzativa di questo comprensorio, le finalità del progetto e gli obiettivi prioritari da conseguire». Martedì mattina, al Complesso San Domenico di Narni, si è svolta la riunione del Comitato istituzionale dell’Area di crisi complessa Terni e Narni, presenti il vicepresidente della Giunta regionale Fabio Paparelli, il sindaco di Narni Francesco De Rebotti, responsabile sviluppo e Crm Invitalia Corrado Diotallevi e i Comuni compresi nell’Area di crisi complessa. Un incontro volto a stabilire le procedure e i tempi di attivazione dei finanziamenti che provengono dal riconoscimento di Area di crisi complessa. Un percorso che dovrà essere rapido per l’individuazione dei progetti di riconversione e riqualificazione industriale (Prri). Argomenti particolarmente importanti sono la riqualificazione ambientale e il tema infrastrutturale.

Il percorso «Illustriamo oggi quello che sarà il percorso nei prossimi mesi», ha spiegato Corrado Diotallevi, responsabile sviluppo e Crm Invitalia. «Un percorso che porterà alla definizione del progetto di riconversione e riqualificazione dell’Area di crisi complessa. Passiamo ora alla fase dell’operatività: è stato nominato dal Ministero il gruppo di coordinamento e controllo che è l’organo di governance di questo procedimento e inizia una collaborazione con tutti gli attori del territorio per definire quelle che saranno le caratteristiche dell’offerta organizzativa di questo comprensorio, le finalità del progetto e gli obiettivi prioritari da conseguire. Solo al termine di questo percorso saranno definite le risorse, la strumentazione e tutte le altre azioni di contesto che saranno sviluppate per rendere più attrattivo il comprensorio di Terni e Narni».

L’INTERVISTA A CORRADO DIOTALLEVI – IL VIDEO

Corrado Diotallevi

Invitalia su incarico del Ministero dello sviluppo economico interviene nelle aree di crisi industriale complessa attraverso la definizione ed attuazione di progetti di riconversione e riqualificazione industriale (Prri) con l’obbiettivo di favorire la ripresa delle attività industriali, la salvaguardia dei livelli occupazionali, il sostegno dei programmi di sviluppo, l’attrazione di nuovi investimenti e la riqualificazione e il recupero ambientale . l’intervento prevede un’azione congiunta tra amministrazioni centrali e regionali al fine di attivare i diversi strumenti messi in campo per il rilancio del territorio. Come organo tecnico abbiamo al massimo 3 mesi per giungere alla ‘call’, il nostro obiettivo è quello di accelerare i tempi, ma tutto dipende dalla risposta che avremo dai soggetti del territorio. Abbiamo già abbozzato un programma di incontri: già oggi si svolgerà una riunione con i Comuni che saranno chiamati ad individuare anche le aree di patrimonio pubblico immediatamente disponibili da mettere all’interno del riconoscimento di Area di crisi complessa come oggetto di investimento, successivamente incontreremo le associazioni di categoria.

L’INTERVISTA A FRANCESCO DE REBOTTI – IL VIDEO

Francesco De Rebotti

Le imprese «Si apre ora il percorso che nei prossimi mesi dovrà portare a sviluppare progetti, idee ed investimenti per questo territorio, per i cittadini, per i lavoratori ed in particolare per le imprese che sono protagoniste del processo», è intervenuto il sindaco di Narni Francesco De Rebotti. «C’è molto interesse da parte di piccole, medie, ma anche grandi imprese, che possono trovare un’occasione importante per sostenere gli investimenti. Spesso questo sostegno che viene offerto dal pubblico, in questa forma straordinaria, è un fattore decisivo per gli investimenti stessi, quindi c’è molta attenzione, un certo protagonismo che sta emergendo in capo anche a start up e aziende innovative che vogliono insediarsi nel nostro territorio. La speranza è di portare a compimento nei prossimi mesi questo percorso, perché ne beneficerebbe non soltanto il territorio di Terni e Narni, ma anche l’intera regione».

La Regione «Va ribadito – ha sottolineato il vicepresidente della Giunta regionale Fabio Paparelli – che questo strumento non sarà un bandificio con finanziamenti a pioggia, l’obbiettivo vero è quello di accompagnare il sistema produttivo di questo territorio nei processi di innovazione e di riqualificazione del tessuto produttivo. Nel definire gli indizi strategici dovremo tenere conto dei settori della metallurgia, della chimica verde e dell’agroalimentare, del tema dell’ambiente e delle infrastrutture materiali e immateriali, dell’università e della ricerca. Fatto questo dovremo definire le categorie dei lavoratori da ricollocare». La Regione «ha già definito la partita dei fondi che metterà a disposizione per questa operazione che sono circa 35 milioni: 10 milioni sugli investimenti, 5 sulle politiche attive, 7 milioni per la riqualificazione energetica, 2 per le start up, 3 sul credito e strumenti finanziari e 8 sulla ricerca».

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