Arpa Umbria, Nevi (FI): «Cambiare la legge»

«La modifica è urgente anche alla luce delle decisioni a procedere con uno sbagliato accentramento di funzioni e competenze»

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Raffaele Nevi

Raffaele Nevi

A Raffaele Nevi, presidente del gruppo Forza Italia della Regione Umbria, a luglio era già venuta qualche perplessità: «Con un’interrogazione urgente ho chiesto alla giunta regionale – aveva detto – di sapere come mai vi sia una macroscopica discrepanza tra quanto è presente nella legge regionale del 1998 e quello che viene stabilito nella delibera di giunta di giungo 2016, in termini di organizzazione dell’Arpa Umbria e quali siano i motivi che hanno portato a questa rimodulazione dell’organigramma dell’ente regionale». Mercoledì è arrivata la proposta di modifica della legge regionale del 1998.

Legge di modifica «Insieme agli altri colleghi dell’opposizione, Claudio Ricci, Marco Squarta, Emanuele Fiorini, Valerio Mancini e Sergio De Vincenzi – annuncia Raffaele Nevi -, abbiamo depositato mercoledì una proposta di legge di modifica della L.R. 6 marzo 1998, n.9 Norme sulla istituzione e disciplina dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (Arpa) per ripristinare i dipartimenti territoriali».

Omogeneità territoriale In questo modo, aggiunge, «vogliamo far sì che vi sia sempre maggiore omogeneità territoriale e quindi anche funzionale tra le Asl e l’Arpa, affinché si possa tenere insieme il controllo dell’ambiente con la tutela della salute dei nostri concittadini. La proposta di modifica si rende urgente, anche alla luce delle decisioni della nuova direzione dell’Agenzia, di procedere con uno sbagliato accentramento di funzioni e competenze sul livello regionale attraverso una bizzarra interpretazione della suddetta legge. Comunico anche che mercoledì mattina abbiamo chiesto la calendarizzazione della proposta di legge al presidente Smacchi e la commissione ha condiviso la nostra proposta».

 

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