Asparagi in Valnerina: «Raccolta ‘selvaggia’»

La denuncia arriva dal Circolo Pd ‘Enrico Berlinguer’ Collestatte e Torre Orsina e riguarda l’area naturale protetta regionale ‘Parco fluviale del Nera’

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del direttivo Circolo Pd ‘Enrico Berlinguer’ Collestatte e Torre Orsina

Anche quest’anno molti cittadini hanno purtroppo potuto constatare che nel territorio dell’ex VI Circoscrizione ‘Valnerina’, gran parte del quale è ricompreso all’interno della perimetrazione dell’area naturale protetta regionale ‘Parco fluviale del Nera’, diverse persone, anche in gruppi numerosi probabilmente organizzati, hanno proceduto nei giorni scorsi ed ancor oggi alla raccolta di asparagi spontanei destinati non ad un uso personale, bensì alla vendita sia diretta o al dettaglio ma in quantità eccezionali e con modalità selvagge che danneggiano seriamente le asparagine, spesso rovinate alle radici.

Il Circolo del Partito Democratico ‘Enrico Berlinguer’ da sempre fortemente impegnato alla difesa e valorizzazione dell’immenso patrimonio ambientale-naturalistico di cui dispone il ‘Parco fluviale del Nera’, ed in particolare delle sue risorse naturali, ritiene che una raccolta così massiccia e indiscriminata di asparagi selvatici, così come potrebbe avvenire per altri prodotti tipici spontanei, possa compromettere la conservazione di specie autoctone tipiche del nostro territorio, alla cui raccolta composta e misurata la cittadinanza della nostra zona è fortemente legata da lunga tradizione. Riteniamo che queste modalità siano infatti irrispettose anche dei tantissimi cittadini del nostro territorio che raccolgono gli asparagi in maniera corretta.

Considerato che le disposizioni contenute nell’art. 22 del vigente regolamento e piano dell’area naturale protetta regionale ‘Parco fluviale del Nera’, pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Umbria il 2 maggio 2012, al punto 3 stabilisce che il quantitativo di raccolta giornaliero pro-capite di asparagi è fissato in un chilogrammo, ci faremo promotori di chiedere alle autorità preposte di valutare l’opportunità di mettere in atto, sin da subito ed anche per i prossimi anni, tutte quelle misure utili e necessarie a contenere un fenomeno che, a nostro parere, sta assumendo proporzioni veramente considerevoli.

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