Due 14enni intossicati dal monossido

Assisi, i gemelli trasferiti all’ospedale di Perugia, non sono gravi. A causare il malore un braciere rimasto acceso di notte

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Ancora un caso di intossicazione da monossido di carbonio in Umbria: l’allarme è scattato intorno alle 8 di sabato mattina, quando due gemelli adolescenti di 14 anni, nati a Perugia, sono stati accompagnati dai genitori all’ospedale di Assisi con chiari sintomi, come conati di vomito e difficoltà respiratorie. I due ragazzi sono stati trasferiti al Santa Maria della Misericordia, dove sono stati subito presi in carico dalla struttura di pediatria diretta dal professor Giuseppe Di Cara. È stato lo stesso professionista a disporre le prime terapie dopo la verifica dei parametri vitali, per escludere la necessità di un trasferimento in un centro dotato di camera iperbarica.

Medici ottimisti

Le condizioni dei due ragazzi non destano particolari preoccupazione, ha riferito il professor Di Cara in una nota dell’ospedale. Sono state disposte terapie di ossigenazione e gli accertamenti strumentali non hanno evidenziato lesioni dell’apparato respiratorio. I familiari di origine marocchina, ma da molti anni residenti in provincia di Perugia, hanno riferito che durante la notte era rimasto in azione un braciere, causa dell’intossicazione. Sempre i medici fanno sapere che il ricovero dei due ragazzi si protrarrà per alcuni giorni, con costante controllo dei parametri vitali.

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