Assisi, il gassificatore scuote la maggioranza

La lista civica ‘Assisi domani’, che sostiene il sindaco Proietti, alza la voce: «Questione di particolare gravità e urgenza»

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di Giuseppe Cardinali, Paolo Sdringola, Carlo Migliosi
del gruppo consiliare Assisi Domani

È di questi giorni la notizia relativa alla possibile messa in esercizio di un impianto di pirogassificazione di rifiuti qualificati come Combustibile Solido Secondario (CSS) nel territorio di Assisi.

La difesa dell’ambiente e la tutela della salute sono sempre state una priorità, fin dalla campagna elettorale, per i componenti della lista di Assisi Domani, tanto che è stata presentata un’interpellanza per intervenire sulla questione ritenuta di particolare gravità e urgenza.

A firmare l’interpellanza il Consigliere Paolo Sdringola, dottore in ingegneria ambientale ed esperto in sistemi energetici innovativi, a nome del suo gruppo consiliare di riferimento ma anche di tutta Assisi Domani, che chiede al Sindaco e alla Giunta di acquisire elementi circa l’esistenza e il funzionamento dell’impianto di pirogassificazione, la tipologia e la scadenza del procedimento autorizzativo in corso per le attività di ricerca e sperimentazione sui rifiuti CSS e il ruolo dell’Amministrazione comunale nello stesso.

Nell’interpellanza il gruppo Assisi Domani richiede inoltre di poter essere messo a conoscenza degli impatti dell’intervento sul territorio e sulla cittadinanza, tra cui gli aspetti che riguardano: le emissioni dirette e indirette; le garanzie legate all’approvvigionamento e alla produzione dei rifiuti CSS, nonché le relative condizioni di trasporto e stoccaggio in sito; il regime di controllo e supervisione dell’impianto; la natura, la pericolosità e gli scenari di smaltimento dei rifiuti di processo; le misure preventive legate a condizioni anomale di processo e/o scenari incidentali.

L’intento di Assisi Domani è quello di capire come l’Amministrazione comunale possa agire in relazione alla messa in esercizio dell’impianto nel sito previsto, considerata la sua localizzazione nelle vicinanze di un contesto urbano già gravato da altre fonti di inquinamento e sul quale insistono importanti utenze sensibili (scuole, università, centri di assistenza) nonché molteplici abitazioni, al fine di tranquillizzare i cittadini e di evitare, secondo il principio di precauzione, ogni possibile effetto negativo sotto il profilo della tutela della salute, della qualità della vita e dell’ambiente.

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