Assistenza anziani, fondi per tre milioni

Umbria, la Regione mette a disposizione un contributo economico per l’assunzione di assistenti privati familiari: misura rivolta agli Over 65 con invalidità o disabilità

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Un fondo complessivo di tre milioni di euro come contributo economico per l’assunzione – la stima è di poter raggiungere 1000 destinatari in un anno – di un assistente familiare privato per l’assistenza degli anziani non autosufficienti. A stanziarlo è la Regione Umbria con una delibera di giunta: l’obiettivo è favorire la permanenza in casa degli anziani, evitando così l’inserimento in strutture residenziali e l’allontanamento dall’ambiente conosciuto.

La cura A spiegare i dettagli è l’assessore regionale alla salute, Luca Barberini: «È la prima volta che una misura del genere viene adottata in Umbria. Si tratta di una vera e propria innovazione, che consente di migliorare e potenziare l’offerta di prestazioni legate alla cura delle persone anziane non autosufficienti o in situazioni di dipendenza assistenziale, riconoscendo il loro diritto all’autonomia, alla libertà di scelta e alla dignità e contribuendo a sostenere la loro permanenza a domicilio, attraverso forme di assistenza personalizzata. L’obiettivo è dare risposte più efficaci, soprattutto agli anziani che vivono da soli e che necessitano di un aiuto nelle attività di cura della propria persona e nella gestione di quelle domestiche».

Over 65 e finanziamento «L’intervento – continua Barberini – è rivolto alle persone residenti in Umbria, con più di 65 anni, in condizioni di invalidità civile almeno pari al 75% o in situazione di accertata disabilità. Consiste in un contributo economico erogato direttamente alla persona beneficiaria, che può scegliere direttamente e autonomamente il proprio assistente familiare, ricorrendo a personale privato, assunto con regolare contratto di lavoro. Si tratta di un cofinanziamento, utile ad accompagnare e a sostenere la persona anziana nell’organizzazione dell’assistenza domiciliare, ma anche a promuovere la qualità degli interventi prestati e la crescita di un mercato del lavoro regolare in un settore particolarmente delicato». Per accedere alla misura è previsto un avviso pubblico, predisposto dalla Regione ed emanato dai Comuni capofila delle zone sociali nel prossimo mese di gennaio.

L’iter «L’intervento è assicurato dai servizi territorialmente competenti e, laddove ritenuto necessario, può essere configurato anche come ‘Progetto assistenziale personalizzato’, con un ‘case manager’ che garantisca continuità assistenziale, all’interno di un percorso di presa in carico globale della persona fragile, in raccordo con i servizi socio-sanitari territoriali. L’iniziativa – conclude Barberini – rientra tra i molteplici interventi promossi dalla Regione Umbria a sostegno della domiciliarità, della non autosufficienza, della disabilità e delle persone in condizioni di particolare fragilità come gli anziani, che in Umbria rappresentano oltre il 25% della popolazione».

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