Ast, Morselli-Burelli: pratiche da definire

Terni, domande e curiosità accompagnano il passaggio delle consegne. Il benvenuto del sindaco: «Progetto industriale resti al centro»

Condividi questo articolo su

Lei se ne va, e va bene. Nel senso che se ne prende atto. Lui arriva e, pure qui, va bene. Ma non è che l’addio a Lucia Morselli e il benvenuto a Massimiliano Burelli – il cambio della guardia alla ThyssenKrupp Ast di Terni non è una roba trascurabile – si possa liquidare con un’alzata di spalle. Per quello che l’amministratore delegato uscente ha rappresentato, nella storia della fabbrica e, perché no, della città – visto tutto quello che è successo – è stato notevole e perché quello che il suo successore sarà chiamato a fare potrebbe essere decisivo. Per dire: c’è qualche differenza se se lo mandano a Terni per vendere la fabbrica, se lo spediscono qui per liquidare la sola area a caldo, se il suo compito è invece è quello di rilanciara sul serio la baracca.

Il ‘piano’ Intanto c’è grande curiosità sulla presenza o meno di Lucia Morselli al vertice di verifica dell’accordo del dicembre 2014, che si terrà al Mise il 22 marzo (il 16 a Terni ci sarà il vertice preparatorio organizzato dalla presidente della Regione, Catiuscia Marini, che ha precettato il sindaco e i sindacalisti): in teoria lei non dovrebbe mancare, visto che fino al 31 del mese è pagata da ThyssenKrupp e visto che l’applicazione dell’accordo lei l’ha gestita personalmente e con il pugno di ferro. Poi ci sono altre questioncine da chiarire.

I ‘sospesi’ Ci sono, per esempio, le posizioni delle otto persone che Lucia Morselli ha sospeso in seguito alle indagini che sta svolgendo la magistratura: probabilmente passeranno ‘pari pari’ nelle mani del nuovo amministratore delegato, perché appare difficile che, come ipotizza qualcuno, Lucia Morselli li possa riinserire prima di lasciare l’incarico.

La mensa Poi c’è la questione della mensa: il 31 marzo scade la proroga in base alla quale il servizio viene ancora assicurato dalla All Foods e forse il periodo scelto per il prolungamento non è stato casuale, visto che scade contemporaneamente al mandato della lady d’acciaio.

La denuncia Altra faccenda che resta in sospeso è quella relativa alla denuncia fatta dai sindacati alla Direzione territoriale del lavoro, mentre sono sempre aperte le questioni poste dalla Rsu su organizzazione interna, video sorveglianza, gestione degli appalti e altre piccole e grandi criticità che non sempre sono state portate alla ribalta.

Le scorie Senza dimenticare il mega progetto che prevede la creazione del parco sopra la discarica di Valle: Lucia Morselli lo ha promosso e lanciato, ma nel caso dovrà essere Massimiliano Burelli a seguirne la realizzazione.

Le indiscrezioni Gli addetti ai lavori, intanto, si interrogano su quelle che possono essere le motivazioni reali che sono alla base del ‘divorzio’ tra Lucia Morselli e ThyssenKrupp Ast e qui le scuole di pensiero sono due. Il primo scenario è questo: come nel caso della vertenza Berco, finita l’opera di riordino dei conti aziendali, Lucia Morselli passerebbe il testimone ad un manager maggiormente competente sul fronte della gestione dello specifico business di riferimento. Ma il secondo scenario sarebbe, per Terni, ancora più inquietante: alcuni rumor parlano di una decisione presa in Germania, perché i vertici non sarebbero soddisfatti delle azioni della Morselli nella ristrutturazione dei conti, soprattutto sul tema occupazionale. E c’è chi, proprio a questo proposito, ricorda che Massimiliano Burelli è uno dei pochi italiani a cui sia stata affidata la guida di un’azienda in Germania

Ilva Si è detto che Lucia Morselli potrebbe passare alla guida di Ilva, ma la concorrenza di Paolo Scaroni (che avrebbe comunque anche lui bisogno del supporto di un tecnico di settore) resta molto forte e nelle ultime ore si è fatta avanti una possibile offerta arrivata alla Morselli da parte del gruppo Arvedi.

Di Girolamo Tramite una nota, il sindaco di Terni ha ‘accolto’ Burelli: «Do il benvenuto a Terni, al nuovo amministratore delegato di Ast Massimiliano Burelli, nella speranza che nelle vicende dell’Ast continui ad essere centrale il tema della produzione e del progetto industriale, e che anzi il suo arrivo vada a irrobustire proprio questi aspetti fondamentali per il futuro del sito siderurgico ternano e quindi per il futuro della città».

La speranza e il saluto a Morselli Di Girolamo prosegue affermando che «per quello che mi riguarda le dimensioni produttive, il progetto industriale, il ruolo dell’impianto di Terni nelle dinamiche internazionali dell’acciaio, i rapporti con la Commissione Europea per gli aspetti normativi, le tematiche ambientali, non possono che essere gli elementi centrali di attenzione delle istituzioni locali, della comunità ternana e del governo italiano. Il sito siderurgico di Terni è patrimonio del paese e richiede la massima attenzione a tutti i livello di governo e il dialogo con i suoi vertici aziendali. Così abbiamo cercato di fare anche in frangenti molto difficili con Lucia Morselli, alla quale auguro i migliori successi professionali. Abbiamo sempre chiesto con i vertici aziendali di Ast un canale di dialogo e confronto nell’interesse della città e dei lavoratori, così faremo con il nuovo amministratore, nell’augurio che la fase più drammatica, quella della ristrutturazione aziendale, sia definitivamente  conclusa e che all’ordine del giorno in futuro ci siano solo i temi del rilancio produttivo, della ripresa generale del mercato, di nuove opportunità e investimenti. Fanno ben sperare i pur contrastanti segnali di ripresa che interessano il paese e complessivamente l’Europa, è motivo di conforto il curriculum di Massimiliano Burelli, manager – conclude Di Girolamo – strutturato nella produzione, con esperienze di ampio respiro sia in Italia che in Europa».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli