Bandi in ospedale: «Una buona notizia»

Terni, Cgil, Cisl e Uil: «Un atto di distensione, rimane però ancora del tutto aperta la vertenza con la Regione Umbria»

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La notizia dell’emanazione, da parte dell’azienda ospedaliera di Terni, dei bandi di concorso per l’assegnazione di 27 posti da infermiere, 3 da fisioterapista e 11 da operatore socio-sanitario – tutti con contratto a tempo indeterminato, a cui vanno aggiunti alcuni avvisi per la costituzione di graduatorie per l’assunzione a tempo determinato di personale sanitario – è stata accolta con favore dalle tre sigle sindacali, Cgil, Cisl e Uil, che sottolineano in una nota congiunta come questo provvedimento costituisca un «atto di distensione che arriva dopo la riapertura della vertenza, proclamata proprio in queste settimana da Cgil Cisl e Uil con l’adesione della Rsu dell’azienda ospedaliera di Terni».

Vertenza ancora aperta

Le organizzazioni sindacali fanno sapere che si presenteranno al prefetto di Terni «per siglare un accordo che modifichi l’oggetto della vertenza, con la richiesta di concordare i tempi per l’espletamento delle prove concorsuali evitando che questi diventino biblici». Rimane però ancora del tutto aperta la vertenza con la Regione Umbria, la quale ad oggi non ha preso alcuna posizione rispetto all’ampliamento della dotazione organica del Santa Maria di 76 unità, previsto nell’accordo di marzo 2017. A tal riguardo, è di queste ore la notizia della convocazione di Cgil, Cisl e Uil da parte dell’assessore regionale alla sanità, Barberini, per definire la questione. «Dopo la riapertura della vertenza, l’emanazione dei bandi per assunzione di nuovo personale da parte dell’azienda ospedaliera di Terni e la convocazione in Regione da parte dell’assessore sono senza dubbio fatti importanti – dichiarano i segretari delle organizzazioni sindacali Lucci, Candelori e Amrosino – valuteremo cosa fare una volta incontrato l’assessore Barberini».

Le assunzioni

«Oggi – proseguono i tre segretari sindacali – abbiamo una novità importante come l’adozione per il triennio 2019/2021 del fabbisogno aziendale, con l’azienda ospedaliera di Terni che ha deliberato il proprio nei tempi previsti. Le nostre organizzazioni non hanno avuto ancora modo di discuterlo, per cui ci riserviamo di poter esprimere nei tempi consoni una valutazione approfondita. Tuttavia, a prima vista sembrerebbe che il piano assicuri al Santa Maria quei requisiti di alta specializzazione richiesti dalle nostre organizzazioni a tutti i livelli, così come un adeguamento di organico capace di garantire la continuità assistenziale». Entro il 2020, in base a quanto deliberato dall’azienda ospedaliera di Terni, dovranno essere assunti 16 dirigenti medici, 67 infermieri 35 operatori socio-sanitari e 19 amministrativi per un totale di circa 167 unità di personale. Mentre spetta alla Regione Umbria, entro circa 3 mesi, valutare i fabbisogni di tutte le aziende sanitarie, per poi decidere quali approvare. «Nel frattempo – concludono i sindacati – la vertenza a sostegno dell’applicazione dell’accordo di marzo 2017, affinché venga soddisfatto il fabbisogno dell’azienda ospedaliera di Terni, proseguirà affinché non vi siano squilibri tra territori».

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