Bibenda 2024: c’è anche un vino dell’Umbria tra i dieci migliori d’Italia

Sotto il claim ‘Il lusso in vigna’ celebrato il talento dell’Italia enologica

Condividi questo articolo su

di Giovanni Cardarello

Il popolare Al Bano che canta ‘Felicità’, la fanfara dei Bersaglieri che accenna il celebre passo di corsa, 1.200 ospiti, 742 vini e 52 grappe a disposizione nel banco d’assaggio. Si è aperta cosi, nel salone dei Cavalieri dell’hotel Rome Cavalieri, la presentazione di Bibenda 2024, la Guida ufficiale della Fis, acronimo di Fondazione italiana sommelier.

Sotto il claim ‘Il lusso in vigna’ si è celebrato il talento dell’Italia enologica, una vera e propria festa del vino italiano alla quale ha partecipato, tra gli altri ospiti illustri (c’erano anche l’ex premier Massimo D’Alema e l’attuale presidente del CNEL Renato Brunetta), il ministro delle politiche agricole e della sovranità alimentare Francesco Lollobrigida che ha illustrato la candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale dell’umanità dell’Unesco per il 2025.

Al momento sono quattro nel mondo le cucine patrimonio Unesco: Corea, Francia, Giappone e Messico. Incredibile che manchi proprio quella italiana, una delle più apprezzate al mondo. «Al di là dell’esito finale – ha spiegato Lollobrigida ai presenti – abbiamo due anni di lavoro per raccontare la qualità della nostra cultura gastronomica».

Nell’ambito di Bibenda 2024, la Federazione italiana sommelier ha anche consegnato i premi ai dieci migliori vini d’Italia insigniti dei cinque ‘Grappoli d’oro’. Tra i premiati spiccano alcuni grandi classici come il Barbaresco Sorì San Lorenzo 2020 – Gaja – Piemonte, il Primitivo di Manduria La Riserva di Al Bano dal 1973 2018 – Albano Carrisi – Puglia, Curtefranca Chardonnay 2019 – Ca’ del Bosco – Lombardia e 1943 del Fondatore 2020 – Cantine Due Palme – Puglia. Ma anche alcuni interessanti novità come Gian Annibale 2019 – Castello del Terriccio, Quattordicisei 2018 – Colline San Biagio, Saffredi 2020 – Fattoria Le Pupille tutte aziende della Toscana e due progetti del Sud Italia di grande rilievo come Molise Rosso Don Luigi Riserva 2019 – Di Majo Norante – Molise e Turriga 2019 – Argiolas – Sardegna.

Chiude la top ten italiana un vino dell’Umbria, il Cervaro della Sala 2021 prodotto dalla Castello della Sala nell’orvietano. Un vino bianco secco a denominazione Igt prodotto con uve Chardonnay e Grechetto, lavorato in barrique/tonneau – acciaio una gradazione di 12,5% e, come si legge nella guida, prodotto in 200 mila esemplari in bottiglie da 0,75 litri: «Godibile sin da ora e da conservare oltre i 5 anni». Il vino umbro va a fare compagnia ad altri venti prodotti che dal 2017 ad oggi hanno dato lustro e prestigio all’enologia regionale. Il premio Oscar Bibenda Giacomo Tachis, dedicato al grande enologo, è stato conferito quest’anno a Luca D’Attoma.

«La Guida Bibenda 2024, disponibile online sia in versione web sia attraverso un’applicazione – ha spiegato all’Ansa il direttore Franco Maria Ricci -, compie 26 anni di successo. Un libro-guida di 29 mila pagine che con deontologia, la professionalità di circa 50 collaboratori, tutti sommelier, ha segnato la storia del vino raggiungendo più di 5 milioni di lettori nelle precedenti edizioni e oltre 35 mila lettori mensili».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli