Ancora un arresto nell’ambito dell’operazione ‘Big Rock’ con cui la squadra Mobile di Perugia e la Direzione distrettuale antimafia, nei giorni scorsi, hanno smantellato un sodalizio dedito al traffico internazionale di cocaina e particolarmente attivo anche nello spaccio al dettaglio, in particolare nella città di Perugia. Trentasei gli arresti disposti dal gip di Perugia e ora in manette c’è finito anche il ‘pusher di fiducia’ dell’organizzazione, individuato a Milano all’interno di un albergo a quattro stelle nei pressi della stazione centrale.
‘BIG ROCK’, TORNA IN CARCERE IL BOSS
Uomo di fiducia Si tratta di un 30enne albanese, residente a Loreto (Ancona), ritenuto vero e proprio ‘uomo di fiducia’ del sodalizio criminale, soprattutto per quanto riguarda la gestione dello stupefacente destinato allo spaccio al dettaglio, ma anche dei proventi derivanti dall’attività illecita. Fitta la sua rete di clienti, con cui manteneva contatti quotidiani e che incrementava con il passaparola.
‘BIG ROCK’, PARLA L’AVVOCATO PACCOI
‘Maestro’ di spaccio Ma tra i suoi compiti – riferiscono dalla questura di Perugia – c’era anche l’addestramento dei ‘piccoli spacciatori’, ai quali insegnava i trucchi del mestiere per eludere i controlli delle forze dell’ordine. «La centralità del suo ruolo è emersa indiscutibilmente dagli elementi acquisiti dai poliziotti della squadra Mobile che lo hanno incastrato dopo una complessa attività investigativa. Con l’arresto di questo elemento – afferma la polizia di Stato – si mette a segno un ulteriore punto nell’operazione di smantellamento del pericoloso sodalizio, ben radicato e strutturato con diramazioni estese sul territorio nazionale».