‘Bomba bis’ a Terni, ecco le vie da evacuare

La zona rossa avrà un raggio di 1.680 metri. Intorno alle 13 i residenti potrebbero rientrare nelle abitazioni. C’è sospensione erogazione energia elettrica

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Stime confermate. Saranno 10.750 i ternani che domenica 4 novembre saranno interessati alle operazioni di evacuazione necessarie per permettere il disinnesco e il brillamento della nuova bomba da 250 libbre trovata nei pressi della stazione di Cesi. Nel corso del vertice che si è svolto venerdì mattina in prefettura con tutti i soggetti coinvolti è stata infatti delimitata l’area che rientra nell’evacuazione, che in questa occasione avrà un raggio di 1 chilometro e 680 metri (a luglio era di 1.800 metri).

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I dettagli

Le operazioni di despolettamento dell’ordigno bellico – che contiene 58,5 chili di amatolo, una miscela composta da tritolo e nitrato d’ammonio – si svolgeranno in loco, poi la bomba sarà trasportata nella cava di San Pellegrino, come la scorsa estate, dove sarà fatta brillare (in questo caso la zona di evacuazione sarà di 300 metri sia verticali che orizzontali). Sul luogo del ritrovamento le attività degli artificieri cominceranno solo una volta che sarà completata l’evacuazione, che dovrebbe avvenire entro le ore 10, così da permettere il rientro di tutti i residenti nelle proprie case alle 13. Per rispettare la tabella di marcia – viene sottolineato dalla prefettura – sarà importante la collaborazione di tutti i cittadini. Dalle 6 sarà attivo il Centro operativo comunale che rimarrà in funzione fino alla conclusione delle attività. Durante le operazioni di despolettamento sarà anche interdetto il sorvolo della zona per un raggio verticale di 1.261 metri.

FOTO E VIDEO SUL LUOGO DEL RITROVAMENTO
LA BOMBA DI LUGLIO – FOTOVIDEOARTICOLO

Il prefetto Paolo De Biagi

«Minimizzare i disagi»

Nella nota ufficiale diramata dopo la riunione, la prefettura di Terni spiega che l’obiettivo è quello «di conciliare la maggior rapidità di intervento con il minor impatto sulle normali condizioni di vita della zona che quale, secondo le indicazioni tecniche fornite dagli artificieri, dovrà essere oggetto di evacuazione in un raggio di 1.680 metri dal punto di stazionamento dell’ordigno. Il tutto ovviamente per garantire le massime condizioni di sicurezza per persone, animali e cose. Nella medesima zona – confermano da palazzo Bazzani – sarà interdetto il traffico aereo, a cura dell’ENAC, nello spazio sovrastante fino ad una altitudine di 1.261 metri».

Tolleranza zero verso eventuali ‘resistenze’

«L’evacuazione – prosegue la nota della prefettura – avrà inizio alle ore 6 di domenica 4 novembre e dovrà essere completata entro le ore 10. Una volta  conclusa, gli artificieri procederanno al despolettamento dell’ordigno e al suo trasporto presso la cava San Pellegrino di Narni dove, sempre in condizione di massima sicurezza, sarà fatto brillare. Si raccomanda la massima collaborazione della popolazione coinvolta per completare l’evacuazione entro i tempi previsti in modo da consentire il rientro nelle abitazioni entro le ore 13. Per tale motivo, eventuali ostacoli alle operazioni non potranno essere tollerati, a beneficio di tutta la popolazione». Le operazioni saranno coordinate dal Centro coordinamento soccorsi costituito dai rappresentanti di tutti i comandi, enti e uffici interessati e presieduto dal prefetto Paolo De Biagi, che si riunirà nella sala operativa di Protezione civile della prefettura dalle ore 6».

Le ‘istruzioni’

Il centro di accoglienza principale – riferisce il Comune di Terni – è stato allestito al Palatennistavolo di via delle Palme. Altri due centri di accoglienza saranno operativi nella palestra della sede scolastica della Giovanni XXIII (via della Pernice, borgo Rivo) e al PalaDiVittorio, mentre Usl Umbria 2 e azienda ospedaliera, attraverso il centro geriatrico – dove sono a disposizione 50 posti nell’unità semi-residenziale – accoglieranno tutti coloro che ne avranno necessità. Le persone con fragilità, o problemi di salute dovranno segnalare le loro necessità (anche attraverso parenti e familiari) recandosi alla segreteria organizzativa del Palatennistavolo di via delle Palme, oppure scrivendo una mail all’indirizzo: [email protected].

Ambienti riscaldati, alimenti e letti

Tutte le persone evacuate potranno restare nel centro accoglienza di via delle Palme, nella palestra della scuola di Giovanni XXIII in via della Pernice e al PalaDiVittorio fino a conclusione delle operazioni. Saranno assicurati: ambienti riscaldati, cibo, bevande e assistenza da parte dei volontari e del personale del Comune di Terni. Sono a disposizione oltre cento letti. Un presidio medico avanzato sarà infine istituito presso la scuola di Cesi. Il Centro operativo comunale resterà operativo per tutte le iniziative che si renderanno necessarie fino all’operazione di disinnesco. Per informazioni ci si può rivolgere ai numeri: 0744.426000 – 0744.432201 – 0744.549527.

ECCO VIE E NUMERI CIVICI DOVE VERRÀ SOSPESA L’EROGAZIONE DELL’ENERGIA ELETTRICA

Le utenze elettriche e il bus navetta

Il Comune informa inoltre che sarà sospesa l’erogazione – dalle 11 di domenica fino al termine dell’emergenza – dell’energia elettrica in alcune vie, le più vicine al punto del ritrovamento: complessivamente sono 168 e si trovano in strada della Ferrovia, via delle Madonnine, Via Faber, via Stelluti, via delle Terre Arnolfe, Via Gabelletta e strada di Mazzamorello. Durante l’evacuazione sarà attivo un servizio bus navetta per coloro che non hanno mezzi propri: l’orario va dalle 6 alle 10 da Cesi Scalo fino al palatennistavolo.

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