«Sono venuta per ammazzarti, ora non c’è nessuno che ti protegge perché lui è andato via»: era stato l’inizio di una lunga e turbolenta notte, quella fra il 29 e il 30 novembre 2017, all’interno di un appartamento di via Lombardia, a Terni. Aprendo la porta di casa, la donna – 53enne originaria del Marocco – si era trovata di fronte l’ex compagna dell’attuale fidanzato, una donna rumena che all’epoca dei fatti aveva 57 anni.
I fatti
Quest’ultima, una volta entrata in casa e in preda alla gelosia dopo aver visto l’ex – un 38enne marocchino – uscire da quell’appartamento alle una di notte, aveva scatenato tutta la propria furia. Dapprima con minacce, poi passando alle vie di fatto. La 57enne, dopo aver spinto la poveretta contro un muro facendole battere la testa, aveva infatti recuperato un coltello in cucina, tentando di colpirla al volto. Solo la prontezza della vittima aveva permesso di limitare le ferite alle mani e ad un braccio. Prima di andarsene, la rumena le aveva pure portato via la borsa con dentro carte di credito, documenti, telefono cellulare e 230 euro in contanti.
Le indagini
In seguito alle indagini condotte dai carabinieri del Nor di Terni, la 57enne era stata individuata a denunciata a piede libero per lesioni personali e rapina. Nei giorni scorsi la donna – difesa dall’avvocato Bruno Capaldini – ha patteggiato una pena, sospesa, pari a due anni di reclusione di fronte al giudice Federico Bona Galvagno. Per la 53enne, parte civile, c’era invece l’avvocato Francesco Mattiangeli del foro di Terni.