Caldo super, allerta per Usl e ospedali

Umbria, summit fra assessore regionale alla salute e commissari delle aziende. Chi rischia di più. I livelli di allerta. Le contromisure

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Le alte temperature registrate e previste dagli esperti per i prossimi giorni possono produrre degli effetti negativi sulla salute dei cittadini, più e meno giovani. Con l’obiettivo di prevenire e ridurre eventuali problemi derivanti dalla prima ondata di caldo di questa estate – che è prevista sulla nostra regione in particolare nei giorni di giovedì 28 e venerdì 28 giugno – e prepararsi a quelle che potranno sopraggiungere nei mesi di luglio, agosto e settembre, l’assessore regionale alla salute, Antonio Bartolini, ha incontrato mercoledì mattina a Villa Umbra i commissari straordinari delle Usl e delle aziende ospedaliere di Perugia e Terni.

Le contromisure sanitarie

«L’obiettivo dell’incontro – spiega Bartolini – è quello di allertare i soggetti di riferimento affinché siano messe in pratica tutte le misure necessarie stabilite dalle linee di indirizzo regionali per la prevenzione e la gestione degli effetti del caldo sulla salute dei cittadini. Si tratta di una serie di azioni – precisa l’assessore – ribadite nella delibera quadro adottata dalla giunta regionale nel 2014 e che verranno applicate da subito visto che ci troviamo ad affrontare la prima ondata di calore della stagione estiva 2019. Infatti, lo scopo della riunione di oggi è proprio quello di invitare i responsabili delle aziende sanitarie e ospedaliere della nostra regione all’attivazione di tutte le misure previste dalla normativa regionale».

Chi rischia di più

In base alle ‘Linee di indirizzo regionali per la prevenzione e la gestione degli effetti del caldo sulla salute’, sono considerati potenziali soggetti a rischio innanzitutto gli anziani con più di 65 anni, che hanno condizioni fisiche generalmente più compromesse, in particolare chi soffre di malattie cardiovascolari, ipertensione, patologie respiratorie croniche, insufficienza renale cronica, malattie neurologiche. Tra le persone maggiormente vulnerabili, inoltre, vengono inclusi i neonati e i bambini al di sotto di un anno, i malati cronici, le persone non autosufficienti, quelle che assumono farmaci o sostanze in grado di modificare la percezione del calore o la termoregolazione, gli obesi.

I livelli di rischio e le misure previste

Sono quattro i livelli definiti e che corrispondono a un tipo di rischio per la salute. Si va dallo 0, normale, all’1 di ‘attenzione’, al livello 2 di ‘allarme’ quando sono previste temperature elevate o un’ondata di calore di almeno 48 ore nelle successive 72 ore, fino al livello 3 di ’emergenza’, in cui le condizioni meteo di rischio sono previste per tre o più giorni consecutivi. Lo ‘stato di emergenza calore’ fa scattare servizi per la protezione della popolazione, compresa l’eventuale accoglienza delle persone a rischio in ambienti adeguati e misure di sorveglianza e assistenza.

Consigli per tutti

Pur individuando alcune fasce particolarmente a rischio, come gli anziani, i bambini e le persone con problemi di salute, va ricordato che il caldo eccessivo può avere effetti negativi sulla salute di tutti i cittadini e, di conseguenza, è consigliabile di evitare di fare attività fisica nelle ore più calde, di indossare abiti adatti alle condizioni climatiche, di bere molta acqua e ridurre alcolici e caffeina, mangiare frutta e verdura, tenere a portata- soprattutto per gli anziani – i numeri telefonici da contattare in caso di emergenza.

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