Calo nascite, Umbria maglia nera in Italia

È la regione dove nascono meno primogeniti, in 10 anni ‘scomparsi’ 3 mila neonati. Leonardo e Sofia i nomi più gettonati

Condividi questo articolo su

Gli italiani continuano a fare sempre meno figli, ma su questo versante l’Umbria si distingue in negativo più delle altre regioni, stando agli ultimi dati sulla natalità diffusi lunedì dall’Istat: nel 2018 in tutta la regione sono stati iscritti all’anagrafe 5.792 bambini, quasi 3 mila in meno rispetto agli 8.271 del 2008, un -30% che la fa piazzare seconda dietro alla Valle d’Aosta (-30,2%). Ma il ‘primato’ in Italia l’Umbria lo conquista comunque nel calo dei primogeniti, scesi in 10 anni da 4.359 a 2.793 (-35,9%, la media italiana è del 27,8%)

Numeri sempre più preoccupanti

La forte contrazione dei primi figli – dunque più forte in Umbria che altrove – interessa tutte le aree del Paese, ad eccezione della provincia autonoma di Bolzano che presenta un aumento (+4,9%). La diminuzione dei primi figli rispetto al 2008 è superiore a quella riferita a tutti gli ordini di nascita in quasi tutte le regioni italiane, a testimonianza della difficoltà che hanno le coppie, soprattutto le più giovani, nel formare una nuova famiglia con figli; problematica un po’ diversa rispetto all’inizio del millennio, quando la criticità riguardava soprattutto il passaggio dal primo al secondo figlio. Tra le cause del calo dei primi figli – che sempre più spesso, quando ci sono, vengono alla luce fuori dal matrimonio – vi è la prolungata permanenza dei giovani nella famiglia di origine, a sua volta dovuta a molteplici fattori: il protrarsi dei tempi della formazione, le difficoltà che incontrano i giovani nell’ingresso nel mondo del lavoro e la diffusa instabilità del lavoro stesso, le difficoltà di accesso al mercato delle abitazioni, una tendenza di lungo periodo ad una bassa crescita economica, oltre ad altri possibili fattori di natura culturale.

Il nome Francesco ancora in flessione

In Umbria il numero medio di figli per donna si è attestato nel 2018 a 1,11 tra le italiane e a 1,75 tra le straniere, con una media di 1,21, di poco sotto alla media italiana di 1,29. L’età media al parto delle donne è di 32,8 anni per le italiane e di 28,7 per le straniere, in questo caso la media umbra è di 31,9 (32 anni quella italiana). Nel 1995 era di 30,1. Per gli uomini, sempre in Umbria, la media è invece di 35,5. Infine una curiosità: in Umbria nel 2018 i nomi più diffusi tra i nati sono stati Leonardo per i maschietti (scelto per 115 neonati, il 3,8%) e Sofia per le bambine (91, 3,3%), in linea con le preferenze degli altri italiani, visto che entrambi i nomi sono i più utilizzati in tutto lo Stivale.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli