Caos calcio, Pulvirenti: «Ho comprato 5 gare»

‘Combine’ ammesse dall’ex presidente del Catania. Fra queste, nell’inchiesta ‘I treni del gol’, c’è anche la partita con la Ternana

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«Ho comprato cinque partite per evitare la retrocessione». Parole di Antonino Pulvirenti, interrogato dal Gip di Catania in merito all’inchiesta ‘I treni del gol’. L’ex presidente degli etnei ha detto inoltre di aver pagato 100 mila euro per ogni singola partita, negando al contempo di aver scommesso sulle gare combinate. Ad affermarlo è il procuratore di Catania, Giovanni Salvi.

‘I TRENI DEL GOL’, TRA LE 5 PARTITE SOTTO INCHIESTA C’E’ CATANIA-TERNANA

Jens Janse

Jens Janse

Catania-Ternana 2-0 è una delle gare coinvolte dell’inchiesta e, per la formazione rossoverde, figura Jens Janse tra gli indagati. L’olandese, seguito all’avvocato del foro di Terni Francesca De Nicola, è tornato in città venerdì per ritirare l’avviso di garanzia: «Mai parlato con nessuno, né ricevuto offerte, voglio solo giocare a calcio», ha poi commentato il terzino. Nelle intercettazioni è citato anche Lito Fazio che, tuttavia, a differenza di Janse non è indagato. Nell’elenco dei match combinati, oltre a quello delle ‘Fere’, ci sono Varese-Catania 0-3, Catania-Trapani 4-1, Latina-Catania 1-2 e Catania-Livorno 1-1. Combine non accertata invece per Catania-Avellino 1-1: grazie al ‘filotto’ di cinque vittorie consecutive i rossoazzurri riuscirono a portarsi in una posizione di classifica tranquilla e, di fatto, garantirsi la salvezza nonostante l’ultima parte di stagione negativa.

Cosentino e Impellizzeri Si è dichiarato estraneo alla vicenda invece l’ex – si è dimesso – amministratore delegato dei siciliani, Pablo Cosentino: «Non so nulla, se lo avessi fatto sarei un folle e se lo ha fatto Pulvirenti è un folle», le sue dichiarazioni. Gianluca Impellizzeri, il presunto ‘finanziatore’ di tutte le operazioni, si è avvalso della facoltà di non rispondere: nella sua abitazione, nascosti nel controsoffitto, sono stati trovati 100 mila euro. Per gli etnei si prospetta quindi il declassamento all’ultimo posto della serie B per responsabilità diretta e, in aggiunta, punti di penalizzazione nel campionato di Lega Pro.

Giuseppe Matteo Masoni

Giuseppe Matteo Masoni

«Assoluta correttezza» Il neo presidente della Ternana, Giuseppe Matteo Masoni, nella prima comunicazione ufficiale aveva affermato che «la società ha avviato immediatamente una indagine interna per la verifica del rispetto del modello organizzativo ai sensi del decreto legislativo 231 dell’8 giugno 2001. Dalle prime risultanze e dalla disamina degli atti giudiziari pubblicati sulla stampa emerge l’assoluta correttezza dell’operato della società».

Gli avvocati di Pulvirenti, Giovanni Grasso e Fabio Lattanzi, in una nota apparsa sul sito ufficiale del Catania, affermano che «il signor Antonino Pulvirenti, che qualche giorno addietro si è dimesso da tutte le cariche sociali del Calcio Catania, ha ammesso di aver avuto dei contatti con altri soggetti al fine di condizionare il risultato di alcuni incontri, e ciò al fine di salvare dalla retrocessione il Catania. Ha tuttavia manifestato la convinzione, anche alla luce della lettura degli atti, che tali contatti – la parte finale della nota – non abbiano avuto nessuna reale incidenza sull’esito degli incontri in questione». Pulvirenti avrebbe così espresso l’idea di essere stato truffato a sua volta dagli intermediari delle combine. Subito dopo le dimissioni di Pulvirenti l’assemblea dei soci del Catania ha nominato Carmelo Antonio Milazzo come amministratore unico.

Carlo Tavecchio

Carlo Tavecchio

Retrocessione e radiazione A margine della confessione di Pulvirenti, è giunto il commento del presidente della Lega serie B Andrea Abodi: «La giustizia sportiva prevede per responsabilità diretta la radiazione per le persone e la retrocessione per le società». Sul coinvolgimento delle altre squadre, Abodi ha aggiunto che «aspettiamo il lavoro dei magistrati di Catania e la condivisione con la procura federale».

Il vertice Martedì il presidente della Figc Carlo Tavecchio e il procuratore federale Stefano Palazzi si incontreranno per fare il punto sulle inchieste di Catania e Catanzaro: nel filone calabrese – ‘Dirty soccer’ – sarebbe coinvolto nelle combine anche il Teramo, neopromosso in serie B.

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