Capodanno in sordina in tutti i sensi: arrivano le (ipocrite) ordinanze anti botti

Emessi nei due capoluoghi e in altre città i provvedimenti di fine anno, fra i più inutili e violati

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di P.C.

Come ogni anno torna, nei comuni di tutta Italia, l’ordinanza che vieta l’utilizzo di botti e fuochi artificiali durante la notte di capodanno. Una delle più inutili, in quanto il divieto è già contenuto nel codice penale, ipocrite, visto che è fra le più violate in rapporto al periodo di vigore, pubblicizzate nonché fra le meno applicate dalle forze dell’ordine: non si ricorda, infatti, una persona multata per aver fatto esplodere un petardo la notte di capodanno, a meno di episodi clamorosi o di ‘botti fuori tempo’, come nel film ’32 dicembre’ di Luciano De Crescenzo.

Divieto botti nel codice penale


(dal film 32 Dicembre di Luciano De Crescenzo)

L’ordinanza nel Comune di Perugia

Nel capoluogo è stata emessa in data 30 dicembre 2021 l’ordinanza sindacale «contingibile ed urgente» che dispone dalle ore 16 del 31 dicembre 2021 e fino alle ore 24 del 1 Gennaio 2022, su tutto il territorio comunale il divieto di «accendere, lanciare e sparare fuochi d’artificio cui consegua deflagrazione, mortaretti, petardi, bombette e oggetti similari, ove provocanti detonazione, in luoghi aperti al pubblico ed in vie, piazze ed aree pubbliche, con particolare riguardo a quelle a distanze inferiori a 200 metri da ospedali, cliniche, luoghi di ricovero e cura, canili, nonché in tutte le aree a distanze inferiori a 500 metri da ogni cantiere, pubblico o privato».

Le raccomandazioni

L’amministrazione – nel contempo (si legge nella nota) – raccomanda ai cittadini a tutela della propria ed altrui incolumità: l’acquisto di prodotti pirotecnici debitamente dotati della dicitura comprovante la possibilità di commercializzazione al pubblico, nonché della prevista etichettatura recante, tra l’altro, i limiti di età e le altre condizioni di vendita, l’istruzione per l’uso, la distanza minima di sicurezza, e soltanto presso i rivenditori autorizzati; di non consegnare ai minori prodotti pirotecnici che, ancorché non ne sia loro espressamente vietato l’utilizzo, necessitino di una certa capacità nel loro uso; di non raccogliere eventuali prodotti pirotecnici inesplosi che dovessero essere reperiti.

L’ordinanza del Comune di Terni

Dello stesso tenore l’ordinanza del comune di Terni, in vigore fin dal 16 dicembre e per tutto il primo gennaio, stabilendo anche una sanzione di 50 euro. In questo caso, oltre alla tutela dell’incolumità e della quiete pubblica, anche la tutela della qualità dell’aria (sic).

Il testo

«Dalle ore 16 del 31 dicembre 2021 a tutto l’1 gennaio 2022 sono vietati l’accensione ed i lanci di fuochi d’artificio cui consegua deflagrazione, lo sparo di petardi, lo scoppio di mortaretti, razzi ed altri artifici pirotecnici provocanti detonazione, in luoghi aperti al pubblico ed in vie, piazze ed aree pubbliche ove transitino o siano presenti i soggetti più fragili e gli animali, con particolare riguardo alle aree a distanze inferiori a 200 m da ospedali, cliniche, luoghi di ricovero e cura, canili, fatto salvo ove vi siano particolari autorizzazioni ai sensi e per gli effetti delle norme vigenti».

Terni, ordinanza anti botti per capodanno

A Foligno divieto fino al 6 gennaio

Ordinanza anche a Foligno, dove il sindaco ha disposto il divieto a chiunque, su tutto il territorio comunale, di utilizzare ed accendere nei luoghi pubblici e privati, dalle ore 20 del 31 dicembre fino alle 6 del 1° gennaio 2022, fuochi pirotecnici non posti in libera vendita.

L’ordinanza: lontano da luoghi sensibili

Vietato a chiunque di effettuare o far effettuare, in luogo pubblico, di uso pubblico o privato, lo scoppio di petardi, mortaretti ed artifici similari e di ogni tipo di fuoco pirotecnico, anche se di libera vendita, a meno di 500 metri dalla sede dell’ospedale San Giovanni Battista, da altri luoghi di cura o di degenza, dalle aree su cui insistono canili, gattili e colonie feline, rifugi per animali, stalle e annessi fienili nonché dai locali o dalle aree all’aperto destinati all’ammasso di paglia, di foraggio e prodotti in genere destinati all’attività zootecnica.

Evitare anche luoghi trafficati

Nell’ordinanza si raccomanda, tra l’altro, di evitare – nell’ambito delle aree pubbliche del centro storico, nonché nei luoghi privati da cui le accensioni dei fuochi d’artificio possano raggiungere ovvero interessare direttamente le piazze, le vie pubbliche e le aree limitrofe con presenza di persone – lo scoppio di petardi, mortaretti ed artifici similari e di ogni tipo di fuoco pirotecnico, anche se posto in libera vendita.

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