Carabiniere ucciso: fissato il processo

Accolto il giudizio immediato per Emanuele Armeni di fronte alla corte di assise di Terni. Ma è probabile che il processo torni a Spoleto

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Il processo nei confronti di Emanuele Armeni, il carabiniere 38enne di Castel Ritaldi, accusato dell’omicidio del collega Emanuele Lucentini, appuntato scelto originario di Tolentino, è stato fissato per il 12 aprile 2016 di fronte alla corte d’assise di Terni. Il gip di Spoleto ha infatti accolto la richiesta di giudizio immediato formulata dalla procura spoletina. Probabile, comunque, che il processo torni a Spoleto se i legali difensori di Armeni – gli avvocati Marco Zaccaria e Michele Montesoro del foro di Roma – chiederanno il rito abbreviato, condizionato probabilmente all’acquisizione di una perizia balistica.

Il fatto è accaduto la mattina dello scorso 16 maggio nel cortile della caserma di Foligno, al termine del turno notturno che aveva visto entrambi i militari impegnati. Il colpo partito dalla mitraglietta M12 di Armeni aveva raggiunto Emanuele Lucentini alla nuca, senza dargli scampo. A distanza di due mesi dal fatto, in seguito alle indagini condotte dalla procura di Spoleto, il carabiniere 38enne era stato arrestato per omicidio volontario dagli agenti della squadra Mobile di Perugia e dai militari del Ros di Roma. La decisione se chiedere o meno il giudizio abbreviato, da parte dei difensori di Armeni, verrà presa mercoledì prossimo nella riunione in cui si confronteranno i legali del militare.

 

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