Caso Gesenu, lettera aperta a Barelli

Il comitato Inceneritori Zero precisa di non dissociarsi da quanto affermato dal legale Canafoglia. «Se il vicesindaco querela il nostro avvocato deve denunciare tutti noi»

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di Valter Marri
Presidente Comitato Inceneritori Zero Umbria

 

Il comitato Inceneritori Zero

Il comitato Inceneritori Zero

Abbiamo saputo dalla stampa l’intenzione dell’Avv. Urbano Barelli, vicesindaco del Comune di Perugia con delega all’Ambiente, di querelare il nostro legale, Avv. Corrado Canafoglia, per diffamazione sui contenuti della conferenza stampa tenutasi per presentare le azioni del Comitato relative all’indagine penale sui rifiuti in Umbria condotta dalla Procura di Perugia, nonché alle richieste danni contro i soggetti condannati dal Tribunale Penale di Perugia per fatti del 2004 e 2006.

Precisiamo che, diversamente da quanto dichiarato dall’Avv. Barelli, il Comitato Inceneritori Zero non si dissocia da quanto affermato dall’Avv. Canafoglia che lo rappresenta e di cui riconosce professionalità, competenza e profonda onestà intellettuale. Se l’Avv. Barelli vuole denunciare l’Avv. Canafoglia denunci anche tutto il Comitato.

Nessuno, tanto meno l’Avv. Canafoglia, ha accostato Barelli ai fatti dell’indagine penale condotta dalla Procura di Perugia: tale accostamento è frutto di un’autonoma interpretazione del Vice Sindaco.

L’Avv. Barelli ha patrocinato il Comitato in vari giudizi e nei 2 processi penali contro dirigenti  Gesenu, condannati dal Tribunale di Perugia per non aver impedito l’immissione di rifiuti liquidi nel Mussino provenienti dalla discarica di Pietramelina e per la gestione illecita di rifiuti speciali pericolosi e non.

Quale legale del comitato, l’Avv. Barelli conosceva le nostre istanze e denunce sulle modalità di gestione della  discarica di Pietramelina e sui nostri timori per la nostra salute e la salubrità del territorio.

Diventato Vicesindaco l’Avv. Barelli però non ha risposto alle istanze scritte dall’Avv. Canafoglia per il Comitato il 1.8.2014 ed il 16.10.2014, ove si chiedeva di conoscere lo stato dell’iter di chiusura della discarica , di effettuare indagini sulle eventuali conseguenze dannose sul territorio e sulla salute dei cittadini a seguito degli sversamenti verificatesi negli anni e di pronunciarsi sulla possibilità di installare in discarica impianti di digestione anaerobica.

Questa sterile polemica è comunque l’occasione per sollecitare:

1) la chiusura tombale e la bonifica della discarica di Pietramelina;

2) bonifica e ripristino ad ante del torrente Mussino come da sentenza n. 1438/08;

3) chiusura dell’impianto di compostaggio.

A tal proposito chiediamo un incontro pubblico con il sindaco, il vicesindaco e i rappresentanti del consiglio comunale di Perugia.

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