Castelluccio, avviati lavori sul campanile

Scatta la messa in sicurezza decisa dal Mibact. Intervento progettato da Soprintendenza, Segretariato regionale e vigili del fuoco

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recupero-campanile-castelluccio-di-norcia-ministero-beni-culturali-14-settembre-2016-1Parte uno dei primi interventi di messa in sicurezza di uno dei beni culturali danneggiati in Umbria dal sisma dello scorso 24 agosto, quello relativo al campanile della chiesa parrocchiale di Santa Maria delle Grazie a Castelluccio di Norcia. Fin dalle prime rilevazioni condotte dai tecnici della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio dell’Umbria insieme ai vigili del fuoco e al personale della protezione civile, il campanile ha manifestato la necessità di un urgente intervento di messa in sicurezza.

Si riparte L’intervento, concordato in una prima riunione con la presidente della Regione Catiuscia Marini e con il prefetto di Perugia, è stato progettato dalla Soprintendenza in collaborazione con il Segretariato regionale dell’Umbria e in accordo con i vigili del Fuoco. Dopo una prima fase, interrotta il 31 agosto per il ripetersi delle scosse sismiche, l’intervento è ora definitivamente iniziato ed è in fase di esecuzione. A renderlo noto è il ministero dei beni e delle attività culturali.

L’intervento Il campanile presenta profonde lesioni e la messa in sicurezza prevede una cinghiatura dopo aver posizionato una rete di contenimento della muratura decoesa. «L’opera – spiegano dal Mibact – mira a garantire la sicurezza pubblica per evitare il crollo definitivo e danni sulle case limitrofe, ed è al contempo un importante recupero di un edificio storico di forte connotazione identitaria per il borgo di Castelluccio». A questa prima fase farà seguito l’intervento all’interno della chiesa dove sono cadute importanti porzioni della muratura affrescata del lato confinante con il campanile, e la messa in sicurezza delle opere mobili.

Dario Franceschini

Dario Franceschini

Il ministro «I tecnici del Mibact – afferma il ministro Dario Franceschini – proseguono insieme a vigili del fuoco e al personale della protezione civile la preziosa opera di messa in sicurezza del patrimonio culturale nelle aree colpite dal sisma, preludio necessario al pieno recupero degli elementi identitari di quei territori. Un’azione di tutela esemplare che viene svolta con passione, professionalità e spirito di sacrificio dai molti architetti, storici dell’arte, restauratori, diagnosti, bibliotecari, archivisti che si sono resi disponibili sin dalle prime ore successive al terremoto».

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