Cominciata a Roma l’assemblea della Conferenza Episcopale Italiana che nella giornata di martedì, dopo il voto elettronico, consegnerà a Papa Francesco la terna dei candidati alla successione del Cardinale Angelo Bagnasco alla presidenza Cei.
La novità elettronica La conferenza episcopale è un organismo relativamente nuovo nella Chiesa. In tutte le altre regioni del mondo, il presidente viene scelto dall’assemblea. Solo in Italia, anziché l’elezione, c’è una nomina, fatta direttamente dal Papa. Per la prima volta quest’anno, però, il sinodo indicherà al Santo Padre i propri ‘candidati’. Peraltro in modo non vincolante: il Santo Padre potrebbe anche individuare un nome estraneo alla terna. La novità di quest’anno è anche tecnica: la nuova aula del Sinodo dei Vescovi è stata attrezzata per consentire ai presenti di esprimere la propria preferenza con voto elettronico, come in Parlamento.
Bassetti il favorito La terna sarà consegnata nel pomeriggio di martedì e l’annuncio potrebbe arrivare subito dopo, nella stessa giornata. Fra i candidati – salvo sorprese – dovrebbe esserci anche l’Arcivescovo di Perugia Città della Pieve, il Cardinale Gualtiero Bassetti, che della Cei è stato anche vicepresidente. Bassetti – fatto cardinale proprio da Francesco – secondo i rumors sembra essere il favorito per la nomina finale. È nota la stima che nutre il Papa per lui, tanto da affidargli, nel 2016, le meditazioni della Via Crucis del Venerdì Santo, dopo averlo scelto – proprio al posto di Bagnasco – tra i membri della Congregazione per i vescovi.
Ma l’incarico è lungo L’unica incognita è rappresentato dall’età: come noto, Bassetti ha già compiuto 75 anni. E dopo aver scritto la consueta lettera di rinuncia per raggiunti limiti di età, ha ricevuto poi dal Papa l’autorizzazione a proseguire nel proprio mandato. Bassetti è in buona salute e dimostra di avere ancora una discreta intraprendenza nella sua attività. Ma la Presidenza Cei dura 5 anni. Terminerebbe il proprio incarico, quindi, ben oltre gli 80. Vero però che ci sono precedenti di incarichi importanti a presuli di quella età: sia Tarcisio Bertone che Angelo Sodano, per esempio, hanno ricoperto il ruolo di Segretario di Stato fino a 79 anni. L’età quindi è relativa.
Gli altri Oltre all’Arcivescovo di Perugia – Città della Pieve, nella terna dovrebbero figurare il Vescovo di Novara, monsignor Franco Giulio Brambilla (vicepresidente della Cei per il Nord), e il Vescovo di Fiesole, monsignor Mario Meini (vicepresidente della Cei per il Centro). Possibili outsider: il Cardinale di Firenze Giuseppe Betori, monsignor Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna, e monsignor Filippo Santoro, che Benedetto XVI nel 2011 ha richiamato in Italia dal Brasile ed ora è alla guida Commissione per la pastorale sociale ed il lavoro. Fra questi dovrebbero essere individuati i tre candidati. Poi, in teoria, ricevute le candidature, Francesco potrebbe scegliere anche ‘fuori terna’. Ipotesi però che al momento appare poco probabile.
Il Papa ringrazia Bagnasco Nell’aprire i lavori, Papa Francesco ha ringraziato il Cardinale Angelo Bagnasco, per dieci anni alla guida dei vescovi italiani, «per il servizio di presidente, e per la pazienza che ha avuto con me. Non è facile lavorare con questo Papa ma posso dire che ci vogliamo bene anche se, ora, temo mi faccia pagare l’ingresso a Genova», ha detto Francesco, in riferimento alla sua prossima visita nel capoluogo ligure, di cui Bagnasco è Arcivescovo.
Poi solo con i Cardinali Rinunciando al saluto introduttivo («avevo scritto un testo, ma mi sono reso conto che era più che altro una meditazione, quindi preferisco che lo leggiate anziché recitarlo»), il Santo Padre ha chiesto di avere un dialogo sincero con i Cardinali: «Quando c’è dialogo non si semina chiacchiericcio», ha spiegato, prima di riunirsi in riunione nel segreto dell’assemblea.
