Perugia, il Cardinale verso la ‘prorogatio’

Compiuti 75 anni, Bassetti ha inviato in Vaticano una lettera di rinuncia. Ma il Nunzio Apostolico potrebbe prolungare il suo mandato

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di P.C.

Quando si è diffusa la notizia delle ‘dimissioni’ del Cardinale di Perugia Gualtiero Bassetti in molti avranno pensato che questa fosse la sua ultima Pasqua alla guida della Diocesi di Perugia – Città della Pieve. In realtà, quasi certamente, non sarà così.

Lettera di rinuncia È prassi che al compimento del 75esimo anno di età ogni Vescovo invii in Vaticano una formale lettera di rinuncia per sopraggiunti limiti di età. Come noto, il Cardinale Bassetti ha compiuto 75 anni lo scorso 7 aprile e pertanto anche lui si è uniformato alla consuetudine. Nulla di eclatante, quindi.

La domanda del bambino La notizia fu anticipata dallo stesso Bassetti il mese scorso, durante una visita ad una scuola media perugina. In quella occasione, uno degli studenti gli chiese appunto se i Cardinali andassero in pensione. «A breve – rispose Bassetti – dovrò scrivere al Papa la lettera di rinuncia alla guida pastorale della diocesi, come prevede il Codice di Diritto Canonico per raggiunti limiti di età. Io vi chiedo di pregare per me nell’apprestarmi a cambiare vita una volta che lascerò la cura della Diocesi. Spero comunque di poter restare il tempo necessario per visitare altre scuole di Perugia e conoscere altri vostri coetanei e dire anche a loro che nella vita bisogna essere accompagnati e non guidati».

L’augurio di Giulietti Un auspicio che è stato ripetuto anche da Monsignor Paolo Giulietti, vicario di Bassetti, in occasione della messa crismale del Mercoledì Santo. Nel suo saluto introduttivo alla celebrazione, rivolto al Cardinale, Giulietti ha espresso gratitudine al porporato «a nome di tutta la Chiesa di Perugia – Città della Pieve, per gli anni di ministero spesi tra noi, e che tutti noi speriamo e desideriamo non siano finiti». Facendo riferimento anche alla visita pastorale alle comunità parrocchiali, che sta volgendo al termine, attraverso la quale lo stesso porporato «ha evidenziato come nelle nostre parrocchie i preti siano spesso circondati di affetto e sostenuti dalla collaborazione di tanti laici; questi stessi laici, così numerosi in questa celebrazione eucaristica, si uniscono in preghiera per i loro preti, invocando la forza e la luce dello Spirito sul loro ministero».

Verso la proroga A questo punto, si dovrà aspettare la risposta della Nunziatura Apostolica che, a meno di clamorose novità, concederà quella che in gergo viene definita ‘prorogatio‘: ovvero, la conferma nella sede per un periodo di tempo più o meno lungo. O addirittura a tempo indeterminato. L’accettazione della rinuncia viene in genere concessa solo in occasione di motivate ragioni – in genere per motivi di salute – che vengono esplicitate dallo stesso Cardinale nello scrivere la lettera. In questo caso non è stato così: il Cardinale di Perugia sta bene e non avrebbe problemi a continuare la sua missione. Ora la parola passa al Vaticano.

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