Centri sociali a Terni, Comune concede sedi

Ok della giunta per il rinnovo fino al 2019, coinvolte anche associazioni di volontariato e di promozione sociale. Vicesindaco Malafoglia: «Così diamo maggiori certezze»

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Via libera a Terni per l’affidamento delle sedi comunali assegnate ai centri sociali, alle associazioni di volontariato e di promozione sociale. Giovedì mattina la giunta ha approvato le linee operative: il provvedimento dà il semaforo verde alla stipula di accordi di programma – fino al 2019, comodato gratuito o locazione agevolata – e protocolli per i servizi di aggregazione e volontariato.

Francesca Malafoglia

«Diamo certezze» A entrare nei dettagli è la vicesindaco con delega al welfare, Francesca Malafoglia: «Abbiamo voluto dare maggiori certezze ai tanti centri sociali e alle associazioni che tanto si spendono per la città in tutte le sue articolazioni, nella terza età, nella inclusione sociale, nel volontariato, nella assistenza scolastica, che hanno insomma dato un contributo fattivo al welfare cittadino. Abbiamo ritenuto di uniformare le scadenze per tutti i soggetti interessati quale elemento di parità di trattamento, nonché di dar luogo a una puntuale ricognizione di tutte le situazioni in essere, ponendo molta attenzione allo stato dei locali, agli obblighi di manutenzione e di responsabilità delle utenze. Tutto questo previa verifica, da parte di un’ apposita commissione tecnica, del rispetto degli accordi precedentemente sottoscritti e dell’effettiva offerta dei servizi previsti. La delibera dei giunta è infatti solo una tappa di un percorso amministrativo che è stato avviato e realizzato nei mesi scorsi».

«Attendiamo il bando» La Malafoglia inoltre sottolinea che la giunta ha «ritenuto necessario il contributo e la valutazione del consiglio comunale, quale soggetto di rappresentanza complessiva della comunità cittadina. Tutto questo in attesa del bando pubblico che si andrà a redigere al termine di un percorso amministrativo incentrato sulla partecipazione e sull’ascolto di tutti i soggetti interessati, cioè la totalità del tessuto associativo e dei centri sociali, tutti coloro che ritengono dunque di avere i presupposti per il conferimento di una sede pubblica. Sottolineo, infine, che da qui al 2019 saranno valutate con attenzione eventuali richieste di accesso a sedi pubbliche tenendo conto che l’attuale atto di rinnovo prevede forme di accoglienza da parte dei momentanei assegnatari».

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