Centro per l’autonomia Allarme della Lega

«A causa di problemi burocratici e differenze di vedute, rischia serie ripercussioni. Oggi rischia di venire fortemente depotenziato»

Condividi questo articolo su

«Il Centro per l’autonomia umbro, a causa di problemi burocratici e differenze di vedute, rischia serie ripercussioni. La Regione deve intervenire per risolvere i vari problemi e garantire la prosecuzione dell’attività. La situazione in cui si sono ritrovate quelle persone che per anni hanno realizzato e prodotto progetti, buone prassi e strumenti per le persone con disabilità, è inaccettabile». A lanciare l’allarme è Lega Nord Umbria.

La denuncia «L’operato del centro ed i progetti che ha realizzato, in collaborazione con membri della Fish e della Fand, sono stati portati più volte ad esempio come best practices da dover replicare sull’intero territorio regionale: progetti che negli anni hanno anche determinato l’assegnazione di contributi nell’ambito di bandi nazionali per la ‘vita indipendente’, tutto tramite il Centro per l’autonomia umbro che ad oggi rischia di venire fortemente depotenziato. 
Le agenzie regionali per la ‘vita indipendente’ che, per direttiva nazionale devono essere promosse almeno una in ogni Regione, nella nostra Umbria vengono abbandonate a se stesse arrivando a rischiare la chiusura di realtà riconosciute virtuose come quelle del Centro per l’autonomia umbro.
 L’Umbria deve potenziare e mettere in rete queste fondamentali realtà e dedicarvi risorse proprie, che devono essere gestite sempre nel rispetto delle regole. La Lega andrà avanti, sia a livello regionale che nazionale, con le sue proposte e chiederà un impegno serio per il mantenimento ed il potenziamento di tali esperienze convinti che ognuno abbia diritto alla propria autonomia e autodeterminazione nel percorso di vita Indipendente».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli